Resto del Carlino: Suona la campanella della protesta
Riforma Gelmini, il Coordinamento istruzione pubblica ha incontrato il prefetto
di LUCA BOLOGNINI
Per fare sentire la loro voce non si sono arrampicati sul tetto della prefettura, ma hanno preferito salire le scale. Insegnanti, ricercatori, studenti e genitori degli alunni si sono dati appuntamento ieri mattina alle 10:30 in corso Ercole I d'Este per il No Gelmini day'. Oltre agli striscioni e ai cori, una delegazione del Coordinamento istruzione pubblica ha incontrato Delfina Provvidenza Raimondo per segnalarle i disagi e i problemi che affliggono la scuola. «Siamo contenti per il risultato che abbiamo ottenuto. Eravamo circa una cinquantina, di cui la metà precari. Si tratta di un buon numero spiega Fausto Chiarioni, segretario locale di Flc-Cgil dato che abbiamo deciso di organizzare questa protesta solamente giovedì». Anche il faccia a faccia con il nuovo prefetto, durato fino alle 12:30, avrebbe avuto esito positivo. «Si è dimostrata molto disponibile sottolinea Maria Calabrese, del Coordinamento di Ferrara e ha detto che spedirà una sintesi delle nostre richieste al ministero». Archiviata l'adesione alla manifestazione nazionale indetta contro la riforma scolastica ideata da Mariastella Gelmini, si guarda già avanti. «Il prossimo 14 settembre attacca Chiarioni effettueremo un presidio di protesta davanti all'ufficio scolastico regionale di Bologna. Parteciperanno anche i segretari nazionali dei sindacati che si occupano di scuola». Il giorno dopo, a Ferrara, sarà organizzato un volantinaggio «per informare tutti i cittadini di quello che sta succedendo. E' stato effettuato solo un terzo dei tagli previsti e il sistema scolastico prosegue Chiarioni è già al collasso. Molti istituti rischiano di non potere aprire. Come Flc Ferrara, mi piacerebbe dare vita a un sit-in nel centro della città». L'AUTUNNO della scuola promette così di essere davvero caldo'. Oltre alle proteste, il Coordinamento ha deciso di misurare le cubature di tutte le aule degli istituti ferraresi, per verificare che siano a norma. «Fino a 2-3 anni fa conclude Calabrese il numero degli alunni per classe era al massimo 25. Con i tagli, si arriveranno a sezioni dove ci sono 28-29 scolari. Inviteremo i vigili del fuoco a controllare che siano rispettate le condizioni minime di sicurezza. Se non saranno riscontrate, chiederemo l'inagibilità».