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Resto del CArlino-Via al nuovo contratto 130 euro in più per i prof "In linea con l'Europa

SCUOLAPiena soddisfazione di ministro e sindacati Via al nuovo contratto 130 euro in più per i prof "In linea con l'Europa" ROMA Tutti soddisfatti, o quasi, per la firma del contratto de...

23/09/2005
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Il Resto del Carlino

SCUOLAPiena soddisfazione di ministro e sindacati
Via al nuovo contratto 130 euro in più per i prof "In linea con l'Europa"
ROMA Tutti soddisfatti, o quasi, per la firma del contratto del secondo biennio economico del comparto scuola. Dal ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, che parla di adeguamento agli standard europei, ai sindacati che, pure con meno enfasi, non negano di aver raggiunto un buon risultato.
Con l'eccezione dell'Unicobas, che sottolinea la "miseria" degli incrementi e del Cub scuola.
Il contratto riguarda circa 881mila docenti e circa 253mila appartenenti al personale amministrativo tecnico ausiliario (Ata). Per i docenti l'aumento medio mensile viene valutato attorno ai 130 euro e ai 90 euro quello per i tecnici-amministrativi. In ballo anche gli arretrati, stimati attorno ai 1.600 euro medi. In altre parole, il nuovo contratto decorrerà a partire da gennaio 2004, come era fissato nell'accordo del 27 maggio.
La preoccupazione dei sindacati, a questo punto, è di chiudere velocemente l'iter per consentire l'arrivo degli aumenti e degli arretrati dal mese di dicembre. I prossimi passaggi per il perfezionamento dell'intesa sono l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri e la registrazione della Corte dei Conti.
"Con l'ulteriore incremento di 130 euro mensili che si aggiungono ai 147 euro medi mensili per gli insegnanti del biennio economico precedente ha dichiarato il ministro Moratti gli stipendi del personale della scuola si avvicinano consistentemente alla media euroepa. Vorrei sottolineare che questo aumento medio complessivo dei due bienni di 277 euro è il maggiore incremento stipendiale ottenuto nell'ambito del pubblico impiego". Il tutto, per il responsabile dell'Istruzione, dimostra l'azione del governo "per la valorizzazione della professionalità dei docenti e del personale Ata. Siamo convinti che un giusto riconoscimento economico sia fondamentale per la movitazione dei docenti".
"Una trattativa lunga e difficile" che si è conclusa "positivamente". E' il giudizio di Francesco Scrima, segretario generale della Cisl scuola, condiviso dai massimi rappresentanti dei lavoratori dell'istruzione. Del resto l'intesa è stata sottoscritta dall'Aran e da tutti i sindacati presenti al tavolo.
Scrima, tra l'altro, ha ricordato i tanti ostacoli che si sono frapposti a una felice conclusione della vicenda. "Ostacoli ha spiegato che hanno riguardato sia la quantificazione delle risorse che la certificazione dei risparmi di sistema". Secondo Scrima, chiusa la partita, ora la battaglia "continua nei confronti di una Finanziaria che, da anticipazioni, prevede tagli al personale".
Soddisfatto anche Gino Galati, segretario generale dello Snals, mentre la Uil con Antonio Foccillo preme sul capitolo "tempi brevi". Per la Gilda si tratta di un "risultato apprezzabile" mentre la Cgil prima con Enrico Panini e poi con Guglielmo Epifani parla di "piena soddisfazione". Con la firma "si è evitato il blocco contrattuale".
Si tratta di un "accordo importante" per il ministro della Funzione pubblica Mario Baccini. Voci fuori dal coro quelle di Unicobas e Cub. La Cub scuola, in particolare, contro il "contratto cannibale" ha procalamato un'astensione dal lavoro per il 21 ottobre nell'ambito della giornata di protesta indetta dal sindacalismo di base.
s. m.