Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Retescuole: In merito alla trasmissione Report di ieri

Retescuole: In merito alla trasmissione Report di ieri

Alcuni commenti

20/04/2009
Decrease text size Increase text size
Retescuole

REPORT NON ALL'ALTEZZA di Vittorio Delmoro

Mi spiace per la Gabanelli e soprattutto per tutti noi che ci crediamo, ma la puntata di REPORT sulla scuola questa volta ha fatto flop.
Flop fra di noi, dico, che di fronte all'indistinta audience può anche avere avuto successo.
Concordo su tutte le critiche già espresse qui prima di me : l'impressione che uno spettatore non direttamente coinvolto, come invece siamo tutti noi, dovrebbe averne ricevuto è che la scuola italiana è allo sfascio per colpe un po' di tutti quanti (cioè alfine di nessuno), da noi insegnanti, ai bidelli, ai dirigenti scolastici, ai dirigenti regionali, al ministro, con una particolare colpa da parte del sindacato.
Per cui l'unica possibile soluzione sarebbe un dirigismo dall'alto verso il basso che controlli (e valuti) davvero.
In altre parole : che abbiamo lottato a fare in tutti questi anni?
Vittorio Delmoro - maestro

__________________________________________________

dopo la vergognosa puntata di report di ieri sera ....... di Anna Brancaccio - SSIS Lazio

Ogg: Report
Carissimi
dopo la vergognosa
puntata di report di ieri sera questa in calce è la lettera che ho
inviato
a
Stefania Rimini, Milena Gabanelli e per conoscenza al ministro
Gelmini.
Alla dott.ssa Milena Gabanelli
Alla Dott.ssa Stefania Rimini
p. c. On. Maria Stella Gelmini
Sono veramente indignata per come è stata condotta la puntata di
Report di
ieri sera (19-4-2009) sulla scuola.
Intanto una considerazione generale, la scuola , quella che viviamo
con
i nostri sudenti non è assolutamente come l'avete presentata,
luogo di
imbrogli, clientelismo e realizzata in strutture evanescenti!
Nel merito alla mia intervista: di 45 m di intervista avete mandato
in
onda pochi secondi tra l'altro su un argomento marginale.
Non è stata affatto mandata in onda la parte di intervista che
confutava
quelle affermazioni dei due studenti (tra l'altro anonimi) che
hanno
dichiarato
che per prendere l'abilitazione SSIS
hanno semplicemente presentato tesine senza mai frequentare, cosa
ne è
stata
della parte di intervista dove spiegavo cosa è la SSIS, la sua
organizzazione
didattica e soprattutto la valenza formativa del tirocinio e il
lavoro
altamente professionalizzante dei Supervisori del tirocinio! Tra
l'altro
avrevo
ben specificato che vi erano luci ed ombre nell'esperienza
SSIS, ma far
vedere
>solo le ombre è stato un falso informativo.
Quale immagine avete date al
pubblico di una struttura che per 10 anni ha abilitato i nuovi
docenti? E'
vergognoso mostrare solo una parte di realtà, nessuno nega che i
due
poveretti
intervistati hanno avuto la sfortuna di frequentare una SSIS che
purtroppo
non
ha risposto in modo adegnato alla normativa (L 315/98 e successivi
decreti)
in
virtù dell'autonomia universitaria.
Nel mio ruolo di Portavoce Nazionale di tutti i Supervisori del
Tirocinio
che in
questi 10 anni hanno lavorato nelle SSIS le assicuro, come tra
l'altro
avevo
ben detto nell'intervista, che la
normalità è che la SSIS non regala abilitazioni così solo per aver
pagato
5000
euro, avrebbe anche potuto intervistare altri specializzati SSIS!
Spero che vi sia modo a che possiate correggere l'informazione
distorta che
avete
dato, così mi aspetterei da una trasmissione che si qualifica di
buon
giornalismo.
In attesa di vostre notizie
Prof.ssa Anna Brancaccio
SSIS Lazio
Portavoce Nazionale Coordinamento dei Supervisori del Tirocinio
Università Roma Tre
branna@libero.it

________________________

PROTESTA ALLA REDAZIONE DI REPORT PER LA PUNTATA SULLA SCUOLA di Giovanna Lo Presti

Questo è il testo della mail che ho inviato alla redazione di Report. Prego coloro che non hanno apprezzato la puntata di segnalare alla redazione il loro giudizio negativo.
PROTESTA ALLA REDAZIONE DI REPORT PER LA PUNTATA SULLA SCUOLA
Avevo già protestato per i promo della puntata sulla scuola, che comunicavano in maniera efficace un paio di idee: a) la scuola è un disastro; b) la scuola è piena di fannulloni, che vanno alle assemblee sindacali invece di far lezione o che "timbrano" entrate ed uscite in modo truffaldino. Visto che di certo gli spettatori del "promo" saranno stati più numerosi di quelli della trasmissione, mi chiedo se non sarebbe stato più opportuno comunicare qualche altra idea (magari in modo altrettanto approssimativo, se proprio non si era in grado di far di meglio). Esempio: la scuola italiana manca di fondi in modo drammatico (i soliti genitori che portano a scuola la carta igienica potevano andar bene); oppure - abbiamo speso trenta milioni di euro per le lavagne interattive: chi le ha viste e quanto servono? Oppure: a scuola 150.000 posti di lavoro in meno in tre anni: dove andremo a finire? O ancora: è meglio avere più carabinieri o più bidelli, nel nostro bel paese?
Insomma, i promo mi hanno fatto presentire una puntata confusa - e così ritengo che sia stato.

Nel merito, faccio qualche critica: il Ministro ha affermato che il 97% delle spese per l'istruzione va via in stipendi per il personale. Non è vero: la redazione poteva far la fatica di informarsi (in rete si trova uno studio di Barbieri, dedicato all'argomento); il preside che lamenta l'assenteismo dei docenti a causa delle assemblee sindacali è andato in onda senza commento successivo della giornalista. Questa è una vera vergogna, poiché la partecipazione alle assemblee sindacali in orario di servizio è uno dei diritti (conquistati, non usurpati) dei lavoratori. La parte dedicata alle timbrature fasulle peccava di poca chiarezza ma ingenerava il forte sospetto che i lavoratori di quella scuola avessero operato per truffare l'erario. Quali lavoratori, chiedo? Gli insegnanti, per esempio, non sono obbligati alla timbratura (avevo già segnalato questo aspetto alla redazione). Ripeto: il servizio era suggestivo (suggeriva cioè che l'idea cara a Brunetta degli insegnanti fannulloni è fondata) ma non era chiaro. Anzi, direi, era un vero pasticcio. Lascio per ultimo l'ingenuo intervento di Gabanelli sul merito, il cui riconoscimento sarebbe, a sua detta, stato ostacolato dall'azione frenante dei sindacati. Se la signora avesse lavorato a 1.300 euro al mese in una scuola per un periodo sufficientemente lungo si sarebbe resa conto che i tentativi di premiare il merito in atto (quelli che passano attraverso il conferimento di incarichi quali le funzioni strumentali al POF o l'attuazione dei "progetti" di cui anche la trasmisione si è occupata) lungi dall'individuare gli insegnanti "più bravi" ingenerano tensioni ed arrabbiature perchè sono spesso non gli insegnanti più bravi ma i più avidi che, per amor di guadagno, si buttano a capofitto sui progetti più strampalati. Detto più chiaramente: in una scuola come la nostra il merito è di coloro che sono funzionali all'istituzione.

Non penso sia questo il modo di parlare dello stato della scuola italiana. Ritengo che, nel complesso, la trasmissione altro non abbia fatto che confondere le idee dei non addetti ai lavori.
Cordiali saluti
Giovanna Lo Presti
giovannalp@hotmail.com

____________________________-

caselle torinese , 20/04/2009

report di barbara

ho scritto anch'io una mail alla redazione di REPORT facendo notare che sono state dette cose che non sono vere. le affermazioni dovevano essere verificate prima di essere mandate in onda. mi riferisco soprattutto alla frase di quel dirigente che ha detto che la terza insegnante del modulo serve per coprire mezz'ora di servizio!!!Cosa vuol dire???che viene pagata per 24 ore mentre lavora solo 30 minuti alla settimana??? Ma dove vive quel dirigente? ed è quella la realtà della sua scuola??? dove lavoro io non è così!!!!!!!!!!!
invito tutti quelli che hanno visto report a scrivere una mail alla redazione per chiedere spiegazioni su ciò che hanno mandato in onda!!!!!!

_____________________________________________

cesena , 20/04/2009

REPORT TRITACARNE di manuela

Fra le tante cose che mi hanno ferita da insegnante, genitore, cittadina che si è battuta in questi mesi insieme ai comitati in difesa della scuola primaria, da ieri sera rientra anche la trasmissione report. Pochi minuti di affermazioni false, la parola al ministro, quattro salti negli sprechi, un balletto sui bidelli, due giravolte sui fannulloni, ed ecco confezionato un perfetto tritacarne mediatico che tutto travolge lasciandoci tramortiti. Già nei primissimi minuti si afferma che il modulo è stato inventato per far fronte al calo demografico: ho già scritto all'autrice che su questo punto si guardi il video-appello di simonetta salacone; subito dopo ecco lo zelante dirigente che dichiara che il terzo insegnante nel modulo di fatto serve a coprire mezz'ora, l'autrice senza porsi il problema di verificare questa affermazione chiede :- Allora ha ragione il ministro a tagliare il terzo insegnante?- certamente, risponde lo zelante ds. Se la matematica non è un'opinione 3 insegnante danno ogni settimana 66 ore di docenza per coprire 2 classi che di norma stanno a scuola per 64 ore. Risultato: resta un'ora di compresenza a classe la settimana, possono arrivare a 2-3 se sulle classi ci sono insegnanti di religione o inglese esterno, servono a fare un minimo di attività laboriatoriali, di informatica e di assicurare gli insegnamenti alternativi agli alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica, ma in caso di necessità servono alle sostituzioni dei colleghi assenti, assicurando a tutti ciò che la scuola deve dare: l'insegnamento! Vorrei comunicare all'autrice che fra i tanti usi delle famigerate compresenze c'è anche l'accoglienza, il sostegno e l'integrazione degli alunni stranieri, in questo paese la scuola è stato l'unico presidio di civiltà nei confronti degli stranieri, l'abbiamo fatto, e ne andiamo fieri, nell'assenza totale delle altre istituzioni che sono comunque arrivate dopo. Ciliegina sulla torta: la ministra afferma di avere LASCIATO LE COMPRESENZE A MENSA. Ho inviato all'autrice la circolare 38, speriamo se la legga, magari scopre che non solo non sono mai esistite le compresenze a mensa ma per il prossimo anno non è stato assegnato organico per le mense. Mi fermo qui, spero che in tanti intervengano nel forum.

_____________________

Report: troppe imprecisioni! di Amalia Perfetti

Aspettavo con impazienza la puntata di domenica 19 aprile di Report, trasmissione che da sempre seguo con grande interesse, figuriamoci una puntata sulla scuola. Non posso però nascondere che sono rimasta molto delusa! Sono un’insegnate di italiano, storia e geografia nella scuola media, precaria e destinata dal prossimo anno a non lavorare più. Ovvio che mi sarei aspettata da voi una messa a fuoco migliore dei tagli che stanno abbattendosi sulla nostra scuola e che genereranno un fortissimo abbassamento dell’offerta formativa e della sua qualità e che avranno una ripercussione pesantissima sulla vita di decine e decine di migliaia di lavoratori precari: docenti, ammistrativi (praticamente dimenticati in trasmissione) e collaboratori scolastici, che dal prossimo 1° settembre, dopo anni di servizio, saranno lasciati a casa. Gli attimi di riflessione di Gabanelli, debbo riconoscere, sono stati quasi tutti all’altezza della difficoltà in cui versa in questo momento la scuola italiana, non altrettanto posso dire dei vari servizi. E questo soprattutto per due ordini di motivi, uno legato alle diverse imprecisioni scappate qua e là, l’altro perché, se è sicuramente vero che ci sono sprechi, questi non sono imputabili in genere alla scuola, e quanto alla cattiva gestione di vari progetti, non credo che questo sia un fatto generalizzabile, mentre, soprattutto per chi non sa di scuola, la trasmissione ha dato l’impressione che nelle scuole siano tutti presi a cercare di frodare lo Stato e i contribuenti, rubando ore di lavoro o facendoci ricchi con i soldi dei progetti senza “produrre” mai nulla di concreto o arricchire l’offerta formativa per gli studenti. Ma cercherò di andare per ordine, soffermandomi su una serie di punti.
Accorpamento delle scuole. La questione è stata posta in maniera problematica e questo l’ho apprezzato, però quando si è detto che le regioni non cedono agli accorpamenti dettati dal MIUR, forse si doveva spiegare il perché. O forse non siete d’accordo anche voi che la Scuola in una comunità è una delle istituzione più importanti? Può dirsi paese, un paese senza scuola? E’ ovvio che questo ha un costo, ma anche se gli alunni dei piccoli paesi costano il doppio, non è questo un costo giustificabile e imprenscindibile per uno Stato della, nonostante la crisi, ricca Europa?
Altro fatto che mi ha inquietato. Presentare l’istituzione del modulo nella scuola primaria come un fatto nato dall’esclusivo bisogno di salvaguardare l’organico in un momento di calo demografico! Magari ci sarà stato anche questo, ma sicuramente si è fatta di necessità virtù e il modello che ne è nato, funziona, e poi non è mai uno spreco un arricchimento dell’offerta formativa, siamo arrivati a 30 ore? E meno male! Dati alla mano la primaria funziona! Fortuna che Gabanelli ha ricordato che è un modello considerato esempio in tutto il mondo. Buona la denuncia sugli sprechi delle imprese di pulizie, ma anche lì non si poteva dare l’entità dei tagli dei collaboratori scolastici e spiegare un po’ meglio che il loro compito va ben al di là delle pulizie?
Sugli insegnanti di sostegno è andata meglio ed ho apprezzato il fatto di aver sottolineato che è stato tolto ai dislessici. Anche se alla fine l’unica ad aver la parola è stata il ministro che credo non abbia proprio idea di cosa significhi avere in classe un dislessico senza sostegno e delle confusione che c’è sulle circolari in merito. Tanto per dirne una i dislessici possono essere esonerati dallo studio scritto delle lingue straniere, ma non dall’esame scritto alla fine della terza media e della scuola superiore. Mi chiedo come si possa far fare un esame su una disciplina che non si è studiata!!! Poi il preside Dino Poli se la prende con le assemblee sindacali, quasi fossero un motivo di perdita indicibile di ore!!! Tanto per essere precisi il personale scolastico ha diritto a 10 ore per anno scolastico per partecipare ad assemblee sindacali, comprese quelle che servono a gestire il contratto di secondo livello (quello d’istituto per intenderci). Non tutti coloro che fanno politica o sindacato lo fanno a danno della scuola. Lo spazio per il sindacato la maggior parte di noi lo trova, e giustamente, fuori dell’orario scolastico, e i sindaci, tanto per dirne una, sono a carico del comune nel loro pezzo di lavoro in esonero.
Ma l’imprecisione più grande è a mio avviso più grave l’avete detta sui tagli della scuola media che non sono 6252, ma 15.542!!!! Di cui 9500 su italiano, storia e geografia. Mi meraviglia che la stessa insegnante di italiano da voi intervistata, Carla Tondelli, non abbia ancora capito cosa ne sarà della sua disciplina. Ha detto bene che si perderà un’ora di tecnologia (per un totale di 2.500 posti in meno, aggiungo io), ma è stata imprecisa sull’ora di seconda lingua comunitaria che in realtà verrà ridotta solo nelle scuole dove l’inglese non era prima lingua, perché dove era prima lingua la seconda ne faceva già solo 2 e ha dimenticato di dire, che il tentativo del ministero è di portare l’inglese a 5 ore eliminando del tutto la seconda lingua comunitaria. In barba ovviamente a quel che si fa nel resto d’Europa. Ma veniamo all’italiano: le ore tagliate sono 2 e non 1 come detto dall’insegnante. E’ vero che esiste un’ora di approfondimento, ma non costituisce organico e non si capisce bene chi la farà. Vi immaginate una classe che fa 5 ore di italiano con un professore e un’ora di approfondimento con un altro? Qual è il valore didattico? E lo sapete che per risparmiare mezza cattedra di italiano sul tempo prolungato la classe seconda avrà ben tre insegnanti di italiano? E che visto che le cattedre di italiano sono ricondotte tutte a 18 ore, non ci sarà più nessuno per sostituire i colleghi assenti (alle medie si chiama il supplente solo per assenze superiori ai 15 giorni) e soprattutto più nessuno per l’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica? Problema che ovviamente, vista l’abolizione delle compresenze, si presenterà anche alla primaria. Cosa faranno gli alunni che non si avvalgono dell’IRC? Finiranno nei corridoi sotto la sorveglianza di un collaboratore scolastico o magari di un adetto di un’impresa di pulizie? Ovviamente per non dire cosa significhi, dal punto di vista didattico, privare la fascia d’età dagli 11 ai 14 anni di 2 ore di italiano! E visto che Gabanelli ha terminato il programma denunciando la scarsa competenza degli italiani a comprendere e interpretare le pagine di un giornale, forse denunciare il taglio delle ore di italiano alle medie, uno degli obiettivi della nostra disciplina è comprensione della lingua scritta, mi sarei aspettata da voi la denuncia di questo taglio, o almeno la notizia. Come facciamo ad arricchire le competenze nell’uso della nostra lingua? Facile: tagliandone le ore d’insegnamento!
Veniamo alle SSIS: lungi da me farne le difese, non è neanche il mio percorso di formazione, ma la situazione presentata a mia conoscenza è veramente limite. Le SSIS andavano sicuramente riviste, ma non cancellate, cosa faranno ora i neolaureati che vorrebbero diventare insegnanti? Quanto alla chiamata diretta dei presidi, ma ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando? In un Paese come il nostro poi, dove le raccomandazioni sono quasi la normalità? Comunque anche per quanto riguarda i dirigenti scolastici, ci sono persone di grande valore che non meritano le risatelle del ministro! E se gli ispettori non funzionano, a detta del ministro, perché bandisce un nuovo concorso? Il ministro è stato grandioso nelle sue risposte. Quella sulla sopravvivenza del liceo scientifico-tecnologico le supera tutte. Resterà grazie al 20% dell’autonomia! Ma di cosa parla? Il liceo tecnologico non ci sarà più, a meno che come tale non vogliamo considerare il futuro liceo scientifico, in cui il latino corre il rischio di essere declassato a materia opzionale.
Non mi soffermo sugli sprechi dei progetti, come ho già detto forse non andava data l’idea che ovunque ci si speculi sopra, ma sarei ben d’accordo nel dare di più alla didattica e magari, pensa un po’, dico una cosa ovvia che ultimamente non dice più nessuno, nel pagare di più i docenti che in Italia sono sicuramente sottopagati, piuttosto che finalizzare quei soldi a progetti. Quanto al merito e alla valutazione e all’università ci vogliono puntate a parte, perché è stato detto talmente poco che non vale la pena di fare delle osservazioni.
Un’ultima osservazione però vorrei farla sulle chiamate dei supplenti. Il sistema è sicuramente farraginoso, ma tremo alla sola idea di cosa possa aver in mente il ministro. Comunque non si può descrivere, come ha lasciato intendere qualcuno dei vostri intervistati, il supplente come qualcuno che vuole frodare la scuola. Vogliamo tornare indietro sulla tutela della maternità? Quanto alle scuole esprimibili per il personale docente non sono più 30, ma 20, da ben 2 anni. Non si tengono in ballo le scuole perché, dopo due volte che si rinuncia ad una supplenza in una scuola, si finisce in coda alla graduatoria d’istituto. Le segreterie spesso impiegano molto tempo a trovare un supplente perché sono con un organico inferiore alle necessità e l’anno prossimo lo saranno ancora di più perché il taglio degli amministrativi non è certo minore di quello degli altri profili. Come dire ce n’è per tutti! E il taglio non è di 18000 unità, come si è lasciato intendere, ma di 42.000, solo per quanto riguarda i docenti a cui va aggiunta la quota Ata e a cui vanno aggiunti i tagli degli anni a venire.
Insomma va bene parlare di sprechi e di cattivo funzionamento, ma il neoministro, che tale non è più, non so quando avete registrato la trasmissione, ma certo non sono solo 6 mesi, avrà pure qualche responsabilità. Per ora il suo operato si è visto solo sui tagli del personale della scuola! Si può considerare uno spreco l’organico della scuola? Fate un giro a vedere se c’è organico in eccesso! Investire sulla scuola è investire sul futuro del nostro Paese. Gelmini e Tremonti devono essere di un altro avviso… purtroppo!
Amalia Perfetti

Cara Report ti scrivo di Cosimo De Nitto

Mi dispiace, ma la puntata di report dedicata alla scuola e andata in onda domenica 19 aprile 2009 non è stata all'altezza come altre volte.
Troppo superficiale, imprecisa, lacunosa.
Ha avuto la pretesa di dirla tutta sulla scuola, col risultato di aver giustapposto uno zibaldone di "fatti" eclatanti, già processati e digeriti dai media.
Quando il singolo fatto è riportato per destare stupore, scandalo, risentimento, forte impatto emotivo ottiene l'effetto opposto a quello atteso, se è quello di una buona lettura che sia anche ermeneutica della realtà che si va ad esaminare. Non parliamo poi della possibilità di concorrere alla risoluzione del problema. Anche il giornalismo d'inchiesta e denuncia non può sottrarsi a queste "regole".
Mettere tutti e tutto sullo stesso piano, distorce la realtà, come scambiare l'albero per la foresta. Denunciare cartellini non timbrati o timbrati male da chi non si sa, per cosa non si sa, perché non si sa, in osservanza di quale legge manco a dirlo, genera confusione mentale e scatena istinti belluini e brunettiani contro un'intera categoria di lavoratori, se nello stesso tempo non si afferma che la maggior parte di essi fa, tra mille difficoltà, del suo meglio. Perché le buone notizie, anche solo quelle "normali", e le buone pratiche non sono giornalisticamente appetibili, almeno per il giornalismo nostrano?
La trasmissione, poi, secondo me, ha toccato il fondo facendo dire ad un dirigente qualsiasi che il merito a scuola non passa per colpa dei sindacati e delle assemblee dei lavoratori, senza, almeno, controbilanciare questa idiota assurdità.
Per il resto tanta superficialità nel modo in cui è stato trattato il tema della formazione iniziale degli insegnanti, il tema dei supplenti, lo stesso tema dei tagli.
A proposito dei tagli, perché non avete cercato di dire cosa comportano in termini di ricaduta sulla "qualità" dell'apprendimento e dell'insegnamento e quindi sul tanto invocato merito? Perché nessun giornalista in Italia approfondisce questo tema e legge i tagli solo in termini di risparmi di personale e di carta igienica?
E poi quello dei progetti a quale capitolo si iscrive, a quello dello sperpero, del malgoverno, del furto legalizzato, della mafia? Boh!
Chiudo qui, per non essere troppo lungo e augurandovi di fare meglio la prossima volta che trattate di scuola.
Cosimo De Nitto

__________________________