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Retescuole: una carriera da cannibale

di Pino Patroncini

08/09/2009
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Retescuole

In una intervista a Tuttoscuola il Ministro Gelmini asserisce che è arrivata l’ora del cambiamento.
Ma in che cosa consisterebbe questo cambiamento?
1) Nella valorizzazione del talento degli studenti, garantendo ad essi finanziamenti per iscriversi nelle migliori università. Misura, sottolinea Tuttoscuola, copiata da Obama in America. Ma con una differenza, aggiungo io, che in America con un sistema universitario semiprivatizzato e del tutto “mercantile”, la cosa, ahimè!, un qualche senso ce l’ha, in Italia no. In Italia non esistono università migliori o peggiori se non per la percezione della gente o il sentito dire o qualche pregiudizio ( che può tornare però sempre utile, vero Ministro Gelmini?) e la Costituzione implicitamente prescrive un Servizio di Istruzione, anche universitaria, in qualche modo omogeneo. E’ vero che la privatizzazione esplicita o sotterranea avanza e il governo fa di tutto per farla avanzare, ma i conti col Costituzione Repubblicana questo Governo dovrà ben farli una buona volta!
2) Nel superamento delle cause del precariato. Qui abbiamo già visto come: il Ministro confonde l’eliminazione del precariato con l’eliminazione dei precari. Con 25.000 persone che dopo avere lavorato anni quest’anno non lavoreranno più, con altrettante a cui capiterà la stessa cosa il prossimo anno e nel 2011, la soluzione individuata dalla Gelmini assomiglia tanto alla soluzione finale con cui Hitler voleva risolvere la questione ebraica! C’è un solo modo per eliminare le cause del precariato, quello che nessun governo dal 1991 in poi ha avuto il coraggio di praticare: assumere in ruolo su tutti i posti vacanti, anziché continuare a tagliare gli organici di diritto ampliando gli organici di fatto!
3) Infine, dulcis in fundo, la carriera degli insegnanti. Pagata come? Con il 30% dei soldi risparmiati con tre anni di taglio. Il tutto naturalmente a risparmio ultimato cioè a partire dal 2011. Ciò equivale a neppure duemila euro annui procapite ( meno di 150 euro lordi mensili a testa, che vuol dire meno di 80 euro netti) e naturalmente non a tutti, solo a chi il Ministero riterrà meritevole. In altre parole il Ministro propone agli insegnanti di partecipare al banchetto che con cui il Governo si sta abbuffando ai danni della scuola, degli alunni e dei precari per di più accontentandosi delle briciole. Propone loro di diventare antropofagi divorando prima i loro colleghi precari e poi cannibalizzandosi a vicenda per spartirsi una cifra che andrà si e no dagli 80 ai 300 euro netti mensili a seconda degli inquadramenti. Fatto il calcolo dell’inflazione, assai meno degli evangelici trenta denari!