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Salta il termine del 31/8 per le procedure E la call veloce va in soffitta

La call veloce va in pensione e il ministero dell'istruzione modificherà la tempistica delle procedure di avvio dell'anno scolastico, per consentire alle scuole di avere più tempo da dedicare agli alunni per colmare le lacune dovute alle chiusure dell'emergenza sanitaria

25/05/2021
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ItaliaOggi

Carlo Forte

La call veloce va in pensione e il ministero dell'istruzione modificherà la tempistica delle procedure di avvio dell'anno scolastico, per consentire alle scuole di avere più tempo da dedicare agli alunni per colmare le lacune dovute alle chiusure dell'emergenza sanitaria. Lo prevede l'articolo 58 del Sostegni-bis. Il provvedimento prevede l'abrogazione espressa delle norme sulla chiamata veloce sia per quanto riguarda i docenti che per i direttori dei servizi generali e amministrativi. La procedura consentiva agli aspiranti docenti e Dsga, che non fossero riusciti ad ottenere l'immissione in ruolo nella regione in cui risultavano in graduatoria, di presentare una domanda per andare in coda nelle graduatorie di altre province dove fossero rimasti dei posti liberi dopo le immissioni in ruolo.

Una procedura, peraltro, che non ha dato i risultati sperati perché oltre l'80% delle disponibilità residue sono rimaste comunque vuote. Ma non è questo il motivo per cui la chiamata veloce è stata cassata. La cessazione della procedura, infatti, è finalizzata a fare posto alle immissioni in ruolo del concorso straordinario e al ripescaggio degli esclusi. Quanto alle nuove procedure, il decreto non fornisce dettagli, limitandosi a disporre che il ministero, d'intesa con la conferenza stato – regioni, potrà rivedere i termini per l'inizio delle lezioni. E sulla base di tale modifica, rivedere anche quelli della mobilità annuale (utilizzazioni e assegnazioni provvisorie), delle immissioni in ruolo e della fase provinciale delle assunzioni a tempo determinato. Le decisioni saranno adottate tramite una o più ordinanze. E con lo stesso strumento normativo l'amministrazione centrale potrà anche rivedere le procedure di convocazione degli aventi titolo a ricevere le proposte di assunzione a tempo indeterminato e determinato. Attualmente, il termine ultimo per effettuare le procedure è fissato al 31 agosto. Ma è probabile che slitti in avanti. In questo caso, non sarà applicata la regola secondo la quale gli assunti a tempo indeterminato dopo il 31 agosto debbano raggiungere la sede dal 1° settembre dell'anno successivo e debbano ottenere solo la retrodatazione giuridica della nomina al 1° settembre dell'anno di assunzione.

Secondo quanto si legge nel dispositivo, il raggiungimento della sede dovrebbe avvenire nell'imminenza della data di stipula del contratto a nulla rilevando che ciò dovesse avvenire dopo il 31 agosto. Fermo restando, però, la retrodatazione giuridica al 1° settembre di quest'anno.