Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Scioperi: Panini (Cgil), il governo contro la Costituzione

Scioperi: Panini (Cgil), il governo contro la Costituzione

Secondo il segretario nazionale Cgil, “si vuole trasformare il sindacato da soggetto rappresentativo dei lavoratori a semplice ente per la gestione degli scambi di determinati servizi. Tutto ciò è inaccettabile”.

27/02/2009
Decrease text size Increase text size

“La proposta del governo sugli scioperi è pessima”. Enrico Panini, segretario confederale Cgil e responsabile delle politiche organizzative, boccia così il disegno di legge del ministro Sacconi, che domani verrà discusso in Consiglio dei ministri. “Fin dal suo insediamento, era chiaro a tutti che il governo avrebbe presentato interventi restrittivi delle libertà e dei diritti sindacali”. “Anziché intervenire per attenuare la conflittualità del settore della mobilità, dovuta ai molti ritardi nell’attuazione dei rinnovi contrattuali” ha spiegato Panini a RadioArticolo1 “l’esecutivo tenta pretestuosamente di limitare l’esercizio del diritto allo sciopero, sancito dalla Costituzione”.
“L’idea che solo i sindacati con il 50% di rappresentatività possano indire uno sciopero, così come il concetto dell’adesione preventiva, costituiscono delle gravi riduzioni delle libertà dei lavoratori”. Per Panini, il vero obiettivo del governo sarebbe quello di “applicare una strategia di controllo dei sindacati”, che porti all’idea di un “sindacato complice e non conflittuale”. Secondo il segretario nazionale Cgil, “si vuole trasformare il sindacato da soggetto rappresentativo dei lavoratori a semplice ente per la gestione degli scambi di determinati servizi. Tutto ciò è inaccettabile”.