Scuola, anticipato sciopero generale: dal 23 al 20 maggio
La decisione dei sindacati dopo essersi accorti che la protesta coincideva con l’anniversario della strage di Capaci. Maria Falcone: grazie per la sensibilità
Claudia Voltattorni
Neanche una settimana fa, dal palco allestito davanti a Montecitorio (e durante il primo giorno del Concorsone da quasi 64mila posti) annunciavano lo sciopero generale della scuola contro «la legge della pessima scuola», per il rinnovo del contratto (scaduto da quasi 9 anni), contro le «ineguaglianze e storture che la Buona scuola sta creando in tutti gli istituti. La data scelta era il 23 maggio prossimo. Passa qualche giorno e Flc Cgil, Cisl, Uil Scuola e Fnal Confsal si ricordano che il 23 maggio per l’Italia è una giornata importante, l’anniversario della strage di Capaci in cui, nel 1992, morirono Giovanni Falcone, sua moglie e tre uomini della scorta uccisi da Cosa Nostra. Una data molto sentita proprio nelle scuole d’Italia, dove vengono organizzati incontri e appuntamenti ad hoc sul giudice Falcone e sulla lotta alla mafia.
La nuova data
Perciò i sindacati lunedì mattina hanno annunciato lo spostamento dello sciopero che verrà anticipato al 20 maggio. Tutto il mondo della scuola sarà coinvolto, dai dirigenti scolastici agli insegnanti, tutto il personale amministrativo e i bidelli.
«La scelta - spiegano - ha tenuto conto che il 23 maggio si ricorderà in tutta Italia il tragico evento della strage di Capaci e che saranno numerose le iniziative di commemorazione promosse nelle nostre scuole». Però le motivazioni non cambiano: «Sono legate al mancato avvio delle trattative per il rinnovo del contratto e alle numerose emergenze del settore, soprattutto quelle legate all’applicazione della legge 107/15». Ma «la difesa della legalità e il contrasto alla mafia sono temi cui da sempre la scuola pone massima attenzione e impegno, considerandoli prioritari e centrali - hanno spiegato in una nota congiunta Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal -: saranno numerose le iniziative di commemorazione promosse nelle nostre scuole, anche raccogliendo le sollecitazioni pervenute da associazioni e istituti scolastici, abbiamo deciso di procedere all’individuazione di una data diversa da quella inizialmente prevista».
La sorella del giudice Falcone
«Ho apprezzato la sensibilità delle rappresentanze sindacali - dice Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni - e la loro attenzione ai temi della legalità. Colgo l’occasione per ringraziare le istituzioni, le associazioni e le migliaia di scuole che anche quest’anno si stanno adoperando per la riuscita della giornata a Palermo, così come delle numerose iniziative che coinvolgeranno gli studenti in tutta Italia».
L’altro sciopero
Resta confermato invece lo sciopero generale unitario di base dell’Unicobas indetto per il 12 maggio, quando sciopereranno anche Cobas e Gilda, e critica Cgil, Cisl, Uil e Snals per aver proclamato uno «sciopero separato» il 23 maggio. «Perseguono tutto tranne l’unità della categoria: avrebbero infatti potuto (doverosamente) - spiega il segretario nazionale Stefano D’Errico - potenziare la data comune del 12 maggio, come Cobas, Unicobas e Gilda auspicavano e chiedevano da un mese. Ma non possono proprio per l’ambiguità di fondo che li contraddistingue. Infatti, mentre a parole sbraitano contro il Governo vogliono mantenere il `punto´ sull’accordo sottoscritto con il Ministro Giannini sulla mobilità, dove invece accettano senza colpo ferire l’attuazione delle architravi della l. 107/2015». L’Unicobas conferma anche il proprio «no» ai quiz Invalsi nei giorni 4 e 5 maggio con lo sciopero di mansione «per la non somministrazione e non correzione dei test per la scuola primaria».