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Scuola, assunzioni: nella notte tra l'1 e il 2 settembre l'assegnazione delle cattedre

Migliaia di supplenti che hanno presentato la domanda entro il 14 agosto conosceranno la sede individuata per loro dal cervellone del ministero. E in molti, se vorranno il posto, dovranno spostarsi di centinaia di chilometri, soprattutto dal Sud al Nord

20/08/2015
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la Repubblica

Le prossime proposte di assunzione nella scuola arriveranno di notte e online. La mattina del 2 settembre, 10mila supplenti italiani si sveglieranno e non avranno neppure il tempo di stropicciarsi gli occhi perché troveranno nella posta elettronica la sede individuata dal cervellone ministeriale per la terza fase - la prima in ambito nazionale - del Piano straordinario di assunzioni contenuto nella riforma Renzi-Giannini. Ma è certo che sin dal giorno prima gli interessati staranno con gli occhi incollati al computer e allo smartphone per aprire in tempo reale la mail attesa da una vita. Perché questa volta, anziché essere assunti nella provincia in cui si figura iscritti come supplenti o nella regione in cui si è svolto l'ultimo concorso, potrà capitare di trovare posto in una delle 100 e passa province italiane che sono state indicate in ordine di preferenza all'atto della domanda dagli stessi precari.

E' la prima volta che il mondo del precariato scolastico vivrà con tanta trepidazione il momento dell'immissione in ruolo perché, come è ormai emerso da giorni, c'è in gioco la vita di intere famiglie, che rischiano di disgregarsi, o il posto fisso agognato da anni. I tempi per procedere agli ultimi due step - la fase B e la fase C - del mega piano da 103mila immissioni in ruolo contenuto nella riforma scolastica sono stati dettati agli uffici periferici dallo stesso ministero dell'Istruzione. Tra l'1 e il 2 settembre il sistema informativo di viale Trastevere comunicherà ai diretti interessati le sedi/province scaturite dall'elaborazione effettuata in precedenza dal cervellone ministeriale.

Il sistema incrocerà i posti rimasti liberi dalle prime due fasi - 19mila circa, di cui soltanto 8/10mila dovrebbero trovare un titolare - con le preferenze espresse dai 71mila supplenti e idonei all'ultimo concorso che hanno presentato domanda online entro il 14 agosto scorso. Poi scatterà la fase della riflessione. Entro dieci giorni, i fortunati - o malcapitati - dovranno accettare o rifiutare la proposta. E in quest'ultimo caso occorrerà iniziare tutto da capo: si verrà cancellati dalle liste provinciali dei precari - o da quelle dei concorsi - e bisognerà rifare il concorso per ambire alla cattedra. Mentre negli ultimi tre giorni - 12, 13 e 14 settembre - i provveditorati assegneranno la scuola di destinazione a coloro che avranno accettato la proposta. I tempi, per partire entro il 15 settembre con la maggior parte dei docenti in classe, sono strettissimi anche perché dall'8 settembre gli uffici territoriali assegneranno le supplenze.  

Un'operazione che quest'anno assume un'importanza capitale per i precari. Coloro che infatti agguanteranno una supplenza nella propria provincia e successivamente riceveranno la fatidica mail potranno restare in loco: prenderanno servizio nella provincia di titolarità, che potrebbe anche essere lontana centinaia di chilometri, dal primo luglio 2016. La fase B è la più temuta dai precari meridionali - una parte dei quali ha declinato l'invito - che con un punteggio maggiore rischiano di doversi trasferire al Nord, dove si trova la maggior parte delle cattedre libere. Mentre i colleghi con meno punteggio otterranno la proposta nell'ultima fase: quella che presumibilmente si concluderà tra fine novembre e fine anno. Ma che metterà in palio un numero di posti equamente distribuito tra le regioni. Anche nella fase C i 71mila candidati al posto potranno ottenerlo in qualsiasi regione, ma le probabilità di rimanere vicino al luogo di residenza crescono.