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SCUOLA/ FIORONI: TEMPO PIENO? SERVONO FINANZIAMENTI TRIENNALI

Enti locali siano corresponsabili. Se ne parla in VII Commissione

07/06/2007
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Roma, 6 giu. (Apcom) - "L'attivazione concreta e pratica del tempo pieno e prolungato, onde non generare false aspettative, è connessa ai fondi e alle risorse che il Parlamento di anno in anno affiderà al Ministero della Pubblica istruzione: in tal senso credo che sia indispensabile la predisposizione di piani triennali che consentano su tutto il territorio del nostro Paese di avviare il tempo pieno". Così il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, rispondendo questo pomeriggio al question time alla Camera dei Deputati.

"Penso all'utilità del tempo pieno nelle aree del disagio del sud anche in termini di prevenzione e legalità - ha continuato Fioroni - e di come sia importante nell'attivazione di queste risorse la compartecipazione a pieno titolo, anche costituzionalmente sancita, delle Regioni che hanno responsabilità sul piano dell'offerta formativa, e degli enti locali. Non solo per quanto riguarda le strutture di supporto, dalle aule alle mense, ma anche - ha spiegato - nelle risorse per garantire questo diritto, che è competenza specifica degli enti locali".

Secondo il ministro "in questo modo potremo avviare un piano di realizzazione nel paese dove le comunità locali e le Regioni diventano parte attiva nella corresponsabilità dell'attuazione di questo progetto".

Fioroni ha quindi ricordato di aver "richiesto e avviato le procedure con la Presidenza del Consiglio e con il Ministero dell'Economia e delle Finanze per chiedere la possibilità ampliare organico di fatto di 1.000 unità e dare risposta alle esigenze prioritarie emerse nel paese anche a normativa vigente".

"Credo che per il ripristino del principio del tempo pieno e del tempo prolungato come unica unità di tempo scuola il provvedimento 'Norme urgenti in materia di istruzione' all'esame della VII Commissione - ha comunque sottolineato il ministro - possa essere la sede per presentare l'iniziativa del governo in un dibattito parlamentare il ripristino del principio delle 40 ore e delle conpresenze anche alla luce delle valutazioni e degli aggiornamenti didattici delle nuove sperimentazioni che - ha concluso - si sono verificate nel corso degli anni".