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Scuola, governo e sindacati trovano un accordo: 67.000 assunzioni da settembre

Circa 67.000 fra docenti e ausiliari tecnici e amministrativi (Ata): è il personale che verrà assunto nella scuola a partire dal prossimo anno scolastico secondo l’intesa raggiunta ieri dal governo con le forze sociali.

14/07/2011
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l'Unità

Marco Ventimiglia

Non è la soluzione a tutti i problemi della scuola italiana, ma comunque un fatto importante, specie in questi tempi difficili. Governo e sindacati hanno trovato ieri l'accordo per l'assunzione di 30.482 docenti e 36.488 ausiliari tecnici e amministrativi (Ata) a partire dall’inizio del nuovo anno scolastico. «Domani (oggi, ndr) dovrebbe essere inviato l'atto all' Aran per un negoziato che si preannuncia breve», ha detto Mimmo Pantaleo, segretario nazionale Cgil Flc, dopo la riunione con il sottosegretario Gianni Letta e i ministri Gelmini e Brunetta. Il dirigente sindacale ha poi sottolineato l’importanza di «un passo avanti che comunque dovrà essere monitorato sul piano delle condizioni contrattali e non risolve tutto il problema del precariato». Soddisfatto Massimo Di Menna della Uil: «È la prima volta che un anno scolastico inizierà con la piena copertura dei ruoli».

LA RICHIESTA DEL CODACONS Per Susanna Camusso si tratta di «un primo risultato, positivo ma ancora insufficiente, che è innegabilmente il frutto della nostra mobilitazione». Il segretario generale della Cgil ha affermato che «ci batteremo non solo perché le assunzioni annunciate siano reali e operative da subito ma soprattutto perchè le soluzioni trovate non stravolgano strutturalmente il contratto nazionale di lavoro che nella scuola riguarda un milione di persone ». Dal canto suo, il ministero dell' Istruzione ha spiegato in una nota che l’accordo rientra «nella fase negoziale del Piano triennale per l'assunzione a tempo indeterminato di circa 65mila tra docenti e ATA, nell'arco degli anni 2011-2013, sulla base dei posti vacanti disponibili in ciascun anno ». Per il dicastero il Piano, già deciso e approvato da alcuni mesi, «eviterà la formazione di nuovo precariato in futuro e risponde ad una nuova filosofia: prevede infatti esclusivamente assunzioni basate sul reale fabbisogno del sistema d'istruzione». Il Codacons non vuole che l’accordo consenta di mettere una pietra sul passato. «L’intesa rappresenta un risultato importante - ha dichiarato il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi -, tuttavia i docenti pretendono ulteriori garanzie: oltre all'assunzione, lo Stato deve riconoscere loro gli scatti di anzianità e le differenze retributive, così come sancito da diverse sentenze dei Tribunali ». Critico, invece, il senatore Fabio Giambrone, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Cultura: «L'assunzione di 67mila precari nel prossimo triennio è solo un bluff che non risponde affatto ai problemi d'organico della scuola. Considerando i pensionamenti, vengono in realtà confermati tutti i tagli che la Gelmini aveva proposto nella finanziaria di tre anni fa».