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Scuola, il Miur accredita un corso sull'esorcismo per insegnanti

Lezioni sulla preghiera di liberazione offerte dall'Istituto Sacerdos nella piattaforma "Sofia" per l'aggiornamento dei professori. Fratoianni (LeU): "Le scuole crollano, non ci resta che pregare". Malpezzi (Pd): "Governo oscurantista". Il ministero: "E' una convenzione, non lo finanziamo"

15/02/2019
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la Repubblica

Classi agitate? "Esorcismo e preghiera di liberazione" è il corso di formazione proposto agli insegnanti nella piattaforma dell'aggiornamento professionale "Sofia" del ministero dell'Istruzione. Il corso si svolgerà dal 6 all'11 maggio a Roma ed è organizzato dall'Istituto Sacerdos, un’istituzione accademica per la formazione spirituale, teologica e pastorale dei presbiteri. Ora si propone anche per la formazione dei professori di scuola, in particolare quelli di religione. Al costo di 400 euro.

Sull'iniziativa arriva un primo altolà di Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Liberi e Uguali, che annuncia un'interrogazione. "Fermi tutti! Dopo Salvini che parla di necessità di esorcismo per Virginia Raffaele a Sanremo, arriva pure il ministro dell'Istruzione leghista (Marco Bussetti, ndr) e il Miur che offrono come formazione ai docenti un corso sull'esorcismo e la preghiera di liberazione, al modico prezzo di 400 euro. Giustamente, le scuole crollano e l'unica possibilità è pregare...E' evidente che il ministero dovrà rispondere ad una nostra interrogazione su questa vicenda abbastanza paradossale".

Attacca anche la senatrice Pd Simona Malpezzi nella sua pagina Facebook: "Si salvi chi può dal peggior governo oscurantista di sempre". E così Laura Boldrini, deputata di LeU ed ex presidente della Camera: "Le scuole non sono sicure e non a norma, le palestre non agibili, gli insegnanti non adeguatamente retribuiti. E il ministero dell'istruzione padana che fa? Promuove corsi sull'esorcismo! Ma quando lo capiranno che non siamo nel Medioevo e che la scuola deve preparare i giovani alle sfide del futuro?".

Il corso, si legge nella presentazione, si tiene nell'Ateneo pontificio Regina Apostolorum e si propone di "descrivere, analizzare e comprendere gli aspetti peculiari del ministero dell’esorcismo e della preghiera di liberazione, approfondendo sia le tematiche direttamente connesse alla pratica dell’esorcismo e a una sua corretta prassi, sia tematiche collaterali (antropologiche, mediche, psicologiche, farmacologiche, criminologiche, legali)". Insomma, teoria e prassi. Compito delle lezioni - 40 ore - è anche quello di "verificare l'incidenza sociale di quei fattori che spingono le persone a rivolgersi agli esorcisti". A chi è rivolto? A sacerdoti, medici, ma anche docenti, in particolare quelli di religione.

Scuola, il Miur accredita un corso sull'esorcismo per insegnanti

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Fonti del Miur rivelano un certo imbarazzo: "Non finanziamo né sponsorizziamo quel corso, è una convenzione con un'università cattolica". Il corso è organizzato non dal Miur ma da un ente esterno accreditato per la formazione e l'aggiornamento dei docenti. L'Ateneo pontificio Regina Apostolorum in quanto università - fanno sapere dal ministero all'Istruzione - è accreditato automaticamente ai sensi della direttiva 170/2016. "Non è in ogni caso un corso destinato agli studenti. La procedura da anni prevede che i titoli e le descrizioni dei corsi vengano caricati in autonomia dagli enti certificati sulla piattaforma". Sono oltre 30mila i percorsi presenti nella piattaforma. E il periodico controllo del Miur è a campione.

Sulla polemica taglia corto il senatore leghista Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama: "Fratoianni e la Boldrini eviterebbero figuracce se si informassero prima di fare affermazioni avventate. Primo perché non si tratta di un corso promosso dal Miur, secondo perché esiste l'autonomia degli enti universitari. Inoltre esiste l'autonomia dei docenti che possono decidere cosa seguire e cosa no".

Il ministro Bussetti proprio ieri ha firmato l'accordo con la Santa Sede per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti nelle Istituzioni della formazione superiore dell'Italia e del Vaticano. Tra i suoi obiettivi c'era anche quello di un concorso riservato ai docenti di religione, per ora non andato in porto