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Scuola, la Cgil va allo sciopero separato

Il Nuovo Scuola, la Cgil va allo sciopero separato Spaccatura fra i confederali nella trattativa con la Moratti. Il sindacato di Cofferati sciopererà il 9 novembre insieme alla Gilda, mentre ...

26/10/2001
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Il Nuovo

Scuola, la Cgil va allo sciopero separato

Spaccatura fra i confederali nella trattativa con la Moratti. Il sindacato di Cofferati sciopererà il 9 novembre insieme alla Gilda, mentre Cisl e Uil faranno saltare la prima ora di lezione il 12.
di Alberico Giostra
ROMA - Cgil e Gilda procederanno da soli contro la finanziaria della Moratti. E sciopereranno il 9 novembre. E' quindi spaccatura tra i confederali della scuola dopo che il ministro dell'Istruzione Moratti ha notevolmente modificato gli articoli 9 e 13 della finanziaria.

Garantendo che i risparmi - circa 2000 miliardi - saranno reinvestiti nella scuola, cancellando gli appalti esterni, abbassando da 30 a 15 giorni il minimo per la nomina dei supplenti, eliminando la obbligatorietà dell'orario a 24 ore e assicurando la retribuzione dei docenti agli esami di maturità, la Moratti ha convinto Cisl e Uil a disinnescare lo sciopero ed è riuscita in un disegno che ormai appariva chiaro a tutti, isolare la Cgil.

Alla confederazione di Cofferati non è rimasto altro da fare che proclamare da sola lo sciopero generale per il 9 novembre, mentre Cisl e Uil hanno indetto un'ora di mobilitazione per il 12 novembre. "Faremo saltare solo la prima ora di lezione per indurre il governo a garantire risorse per il recupero del differenziale di inflazione: mancano 51.000 mila lire", dicono Cisl e Uil.

"Quella della Cgil è una decisione tutta politica", aggiunge Daniela Colturani della Cisl, ribadendo quanto aveva cautamente sostenuto nei giorni scorsi Savino Pezzotta. "Noi abbiamo chiesto un salario europeo per i docenti", le ribatte Enrico Panini, segretario della Cgil scuola, "abbiamo chiesto un piano pluriennale di investimenti, abbiamo chiesto una finanziaria che potenziasse la scuola, e su tutte queste richieste non abbiamo avuto riscontro, per questo facciamo sciopero". "La Moratti ha accolto tutte le nostre proposte di modifica e sinceramente siamo soddisfatti" ha dichiarato Massimo di Menna segretario della Uil scuola, "la decisione della Cgil è grave e sbagliata perché unitariamente abbiamo raggiunto ottimi risultati mentre questa spaccatura indebolisce di molto il fronte sindacale."

Secondo Daniela Colturani la Moratti ha garantito anche la prossima apertura di un tavolo di contrattazione a Palazzo Chigi per programmare un piano pluriennale di investimenti. "Anche per questo la decisione della Cgil appare proprio incomprensibile". Neppure il sindacato autonomo Snals scenderà in piazza. "Il governo Berlusconi ha accolto tutte le nostre richieste perché allora scioperare" ha dichiarato il segretario Fedele Ricciato.

Oggi hanno scioperato gli studenti medi e universitari, scesi in piazza per protestare contro la politica scolastica del governo Berlusconi e contro la guerra. Secondo l'Unione degli Universitari, rappresentanti della sinistra moderata vicina ai Ds e alla Cgil, in 60 città italiane hanno scioperato 110.000 studenti, 15.000 a Napoli, 10.000 a Roma, 6000 a Torino e a Milano. Gli studenti hanno chiesto più soldi per la scuola pubblica, più potere agli studenti e una scuola di qualità per tutti. A Roma, dove lo sciopero si è concluso con un'assemblea a Piazza Santi Apostoli con 300 studenti circa, c'è stato anche un corteo organizzato all'Università La Sapienza dai Collettivi Studenteschi, vicini a Rifondazione Comunista.

Gli studenti hanno denunciato l'accordo tra la Sapienza e l'industria pubblica Alenia del gruppo Finmeccanica che partecipa al consorzio dello scudo stellare voluto da Bush e fabbrica componenti high tech per armamenti. La Sapienza, secondo quanto auspica la legge di riforma Zecchino, ha infatti messo a disposizione dell'industria pubblica laboratori di ricerca presso la facoltà di Fisica e secondo i Collettivi, consentirà l'appropriazione degli eventuali risultati all'industria stessa. "Questo significa che l'Università La Sapienza finanzia e partecipa alla guerra", dice Danilo Corradi leader dell'estrema sinistra universitaria romana. Le due manifestazioni non hanno provocato incidenti, anzi, uomini della Digos si sono complimentati con l'Unione degli Universitari per aver assicurato uno svolgimento corretto al corteo.

Intanto proseguono le polemiche sullo sciopero dell'Unicobas del 19 ottobre. Il segretario Stefano d'Errico contesta le cifre del flop attribuendo al Ministero calcoli scorretti. Secondo Viale Trastevere ha scioperato poco meno del 2% degli insegnanti, ovvero 13.000 persone, secondo d'Errico invece lo sciopero è andato oltre ogni aspettativa e denuncia che il rilevamento del Ministero riguarda meno del 40% delle scuole.

Il Ministero ribatte che si tratta di un campione concepito statisticamente e perciò rappresentativo dell'insieme. D'Errico ha sporto denuncia su numerosi casi di sabotaggio dello sciopero verificatisi a San Miniato, Bra, Parma, Castel Giubileo, Palermo, Mentana, Milano, Civitavecchia e Portogruaro, tutte città dove i presidi o hanno diffuso la notizia che lo sciopero era stato sospeso, non hanno dato conoscenza della circolare dello sciopero, come la legge 146 prescrive, o dove hanno chiesto agli insegnanti di giustificare per iscritto l'assenza per sciopero. "Per chi occulta la circolare dello sciopero" ricorda d'Errico, "c'è una multa tra le 200 mila lire e i due milioni più un provvedimento disciplinare: qualcuno applicherà mai queste sanzioni?"