Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Scuola, la protesta si fa continentale "Diritto al futuro e a un'altra Europa"

Scuola, la protesta si fa continentale "Diritto al futuro e a un'altra Europa"

Continuano le mobilitazioni degli studenti contro i tagli all'istruzione pubblica. Domani lo sciopero generale, al quale aderirà la Cgil, che coinvolge anche lavoratori e disoccupati contro le politiche di austerity volute dall'Ue. Il 16 novembre la Notte bianca dell'Istruzione pubblica. E il 17 è la Giornata internazionale dello studente

13/11/2012
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

di LINDA VARLESE

ROMA - Non solo scuola. O meglio. A partire dalla scuola. Il malcontento degli studenti e dei docenti si fa totale. E si unisce a quello dei lavoratori precari, dei disoccupati, di chi cerca politiche di welfare concrete. Diritto all'istruzione, a una formazione libera, alla crescita professionale, al lavoro, alla solidarietà. In una parola: diritto ad avere un futuro e un'altra Europa. Che li comprenda, secondo le promesse iniziali, e non li respinga con le politiche di austerity e di rigore.

Questi i messaggi che i comitati studenteschi, ma non solo, lanceranno nella manifestazione in programma domani, alla quale ha aderito anche la Cgil: uno sciopero generale di portata europea, in cui le piazze di Roma, Stoccolma, Atene, Madrid, Lisbona, ma anche Bucarest e Praga, si uniranno virtualmente a formare una catena umana di protesta contro "le politiche di austerity dell'Unione Europea, contro un'Europa senza democrazia e governata dai poteri forti", come scrive nel suo comunicato stampa l'Unione degli Studenti 1.

Ma sono i temi della scuola ad essere prioritari. Perché se è vero che dopo le ripetute rassicurazioni del ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, la commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento 2 del governo