Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » SCUOLA/ MINISTERO RIABILITA VOTO CONDOTTA: CHI ESAGERA PERDE ANNO

SCUOLA/ MINISTERO RIABILITA VOTO CONDOTTA: CHI ESAGERA PERDE ANNO

Proposta al vaglio Cnpi: reati meno gravi sanati con atti sociali

13/06/2007
Decrease text size Increase text size

Roma, 12 giu. (Apcom) - Per far fronte all'imperversare del bullismo scolastico, da settembre tornerà il voto in condotta: il progetto è del ministro Giuseppe Fioroni che oggi ha presentato il nuovo Statuto degli studenti e delle studentesse al Consiglio nazionale della pubblica istruzione. Se la risposta del Cnpi dovesse essere positiva, come tutto fa supporre, già dal prossimo anno scolastico il 'sette in condotta' tornerà ad essere motivo di bocciatura.

Nei casi meno gravi però lo studente potrà 'sanare' la scorrettezza attraverso esperienze o atti compensativi di tipo sociale; in quelli più gravi, invece, potrebbe non esserci nessuna possibilità se non quella di essere espulsi e reintegrati dopo la bocciatura e con l'inizio del nuovo anno scolastico.

La regola che prevede l'esclusione del voto di condotta dal profitto risale al 1999, quando il ministero escluse la possibilità di bocciare un alunno solo a causa di comportamenti inadeguati. Il nuovo Statuto, nel ripristinare l'incidenza della condotta sulla valutazione finale, indica a docenti e dirigenti scolastici le modalità generali da adottare qualora si verificassero episodi i bullismo o di violenza con protagonisti negativi gli studenti: saranno poi i singoli collegi dei docenti a determinare nello specifico quali comportamenti e situazioni inappropriate costituiscano causa sanzioni e quali provvedimenti prendere.

Secondo Viale Trastevere le punizioni da applicare (a meno che lo studente non voglia perdere l'anno) dovrebbero in ogni caso essere proporzionate alla gravità dell'atto: per quelli più venali la scuola potrebbe obbligare lo studente a svolgere attività di recupero in favore della comunità, come la pulizia scolastica, delle piccole opere di manutenzione, ma anche opere di volontariato; per gli atti più gravi, invece, si procederà alla sospensione da scuola anche oltre i 15 giorni massimi consentiti dalla normativa in vigore.

Per il ministero andrebbero inasprite poi le sanzioni per i reati più gravi, le quali però potranno essere solo decise da un organo collegiale e dai presidi : gli studenti autori di azioni tali da procurare 'allarme sociale' potranno essere allontanati da scuola fino al termine dell'anno scolastico e addirittura esclusi degli scrutini finali (in pratica una bocciatura senza possibilità di appello).

Non è previsto, invece, che uno studente possa essere punito per aver espresso le proprie opinioni, sempre se civilmente e senza ledere la dignità altrui. Tutti gli studenti sanzionati potranno inoltre presentare ricorso a un organo di garanzia interno alla scuola, composto da docenti e almeno un rappresentante degli studenti, e al direttore scolastico regionale.

Nel nuovo statuto, infine, è previsto anche un maggiore coinvolgimento delle famiglie, come più volte ribadito proprio dal ministro Fioroni: all'atto dell'iscrizione i genitori dovranno firmare una sorta di 'patto' con l'istituzione scuola, nel quale è prevista la presa in carico delle spese per sanare eventuali danni materiali e morali procurati dai figli. Questa la proposta: ora si attende la risposta del Consiglio nazionale della pubblica istruzione.