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Scuola Oggi: Riforma e realtà della scuola: che spazio è rimasto per l'integrazione di disabili e stranieri?

C'è la riforma, e c'è la realtà. Realtà con cui la riforma deve fare i conti al di là di spinte e controspinte che si stanno registrando per attuarla. Alcune questioni saranno il banco di prova n...

26/04/2004
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ScuolaOggi

C'è la riforma, e c'è la realtà. Realtà con cui la riforma deve fare i conti al di là di spinte e controspinte che si stanno registrando per attuarla. Alcune questioni saranno il banco di prova non tanto del successo del cambiamento che il ministro Letizia Moratti sta imponendo, ma per la stessa efficacia del servizio scolastico. Basta pensare alla questione dell'integrazione degli allievi stranieri e degli allievi disabili. Su quest'ultimo punto non esiste che una linea di intervento: i tagli degli organici di sostegno. Sul primo punto pare stiano addirittura scomparendo tutte le forme di risorse da mettere in campo per evitare che l'alunno straniero diventi una sorta di corpo estraneo nella classi. Si tratta come si può facilmente immaginare di due questioni decisive per determinare la qualità del lavoro degli insegnanti. Si può parlare all'infinito se la scuola delle tre I sia o no un progetto serio. Ma se poi nelle classi ti arriva un alunno che non sa parlare una parola di italiano e non sei organizzato per consentirgli di stare in classe e imparare quello che imparano tutti i suoi compagni, davvero si fa un'operazione destinata a creare un disadattato. Analogo il discorso per i disabili: che senso ha accoglierli se poi non c'è personale, ma anche organizzazione del lavoro, che non sanno cogliere le loro potenzialità e inserirli fruttuosamente nelle classi? Paradossalemente siamo di fronte a un fenomeno di crescita di presenza di alunni stranieri e disabili, ma la risposta sembra decisamente sempre più povera di risorse. Quando dunque si va a sostenere che il rapporto numero di insegnanti e alunni in Italia è decisamente superiore alla media europea, nessuno però sembra tener conto degli elementi su cui si basa i servizio scolastico italiano: per le ore erogate, per la complessità delle situazioni prese in considerazione. Se un sistema scolastico non riguarda, ad esempio, disabili e stranieri perchè relagati a servizi specifici, certo non avrà bisogno delle risorse che esige la scuola italiana. Ed è su queste esigenze su cui si deve giocare il successo dell'attuale gestione scolastica.