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Scuola oggi-SCUOLA RIFORMATA, SCUOLA BOCCIATA. ANCHE DAL CNPI

SCUOLA RIFORMATA, SCUOLA BOCCIATA. ANCHE DAL CNPI Riforma Moratti, di bocciatura in bocciatura. Si parla ovviamente dell'ormai fatidico "decretino" sulla scuola del primo ciclo, unico docum...

18/12/2003
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ScuolaOggi

SCUOLA RIFORMATA, SCUOLA BOCCIATA. ANCHE DAL CNPI
Riforma Moratti, di bocciatura in bocciatura. Si parla ovviamente dell'ormai fatidico "decretino" sulla scuola del primo ciclo, unico documento arrivato in discussione. Dopo il faticoso compromesso raggiunto a confronto con la Conferenza unificata che avrebbe già portato ad alcune importanti modifiche del testo originario, ora è la volta del Cnpi (Consiglio nazionale della pubblica istruzione), massimo organo di rappresentanza delle componenti scolastiche, che di sua iniziativa (nessuna richiesta di parere era prevista) è arrivato a una "pronuncia" pesante dell'intera operazione. Un documento con una critica serrata e puntuale di tutti i passaggi previsti dalla Moratti. Purtroppo, però, siamo sempre di fronte a un discorso fra sordi: Letizia Moratti, infatti, non a caso sta seguendo la strada che non prevede alcun confronto con la scuola reale. Ma a questo punto sorge spontanea una domanda: crede davvero il ministro che un cambiamento di questa portata possa passare solo attraverso alcuni spot o manifesto di mero valore pubblicitario? Sta di fatto che finora le scuole, i dar modo a tutti di capire quel che sta succedendo. Dirigenti scolastici, gli inseganti non sanno che cosa dire ai genitori che devono iscrivere i figli per il prossimo anno. E se loro sono così confusi, come si puè pensare che possano attuare una riforma che non capiscono, o che per quel che capiscono rifiutano?
Scuolaoggi dal canto suo ancora una volta pubblica il documento del Cnpi per comprendere la situazione:

"Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione nella seduta del 17 Dicembre, ha approvato all'unanimità una pronuncia sullo schema di Decreto legislativo relativo alla scuola dell'infanzia e al ciclo primario e sulle allegate indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati.

Una pronuncia "pesante" che interviene nella fase di espressione di parere da parte delle commissioni parlamentari e dopo gli esiti della conferenza unificata Stato- Regioni.

Il CNPI, in assenza di una richiesta di parere da parte del Ministro, ha deciso di procedere con un'autonoma pronuncia, riaffermando in tal modo un ruolo che il Ministro ritiene evidentemente inutile e soprattutto scomodo.
Nel merito il documento del CNPI, articolato negli specifici contributi di settore, scuola dell'infanzia, elementare e media, evidenzia puntualmente i nodi fondamentali di questo primo provvedimento attuativo della legge 53/2003, sia per quanto riguarda l'impianto pedagogico-didattico, in riferimento alle indicazioni nazionali, sia sul versante organizzativo e professionale.

Ne emerge una valutazione radicalmente critica, con gravi e specifici elementi di preoccupazione per il futuro della nostra scuola di base. Di fatto la pronuncia del CNPI colpisce nel metodo e nei contenuti i punti fondamentali del provvedimento governativo, avanzando anche specifiche riserve di carattere giuridico.

In sostanza un'altra autorevole bocciatura. Questa volta, come già in altre recenti occasioni, dal massimo organo istituzionale di rappresentanza del mondo della scuola.

Questo Decreto, così estraneo alla cultura e all'esperienza della scuola dell'infanzia della scuola elementare e della scuola media, deve essere ritirato."