SCUOLA/ PANINI: REGOLE SUPPLENZE TARDIVE E PUNITIVE PER I PRECARI
Contro riduzione scuole esprimibili e spezzoni per prof di ruolo
Roma, 13 giu. (Apcom) - La Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil non approva del tutto le novità introdotte oggi dal ministero della Pubblica Istruzione per dare maggiore tempestività ed efficacia nelle procedure che regolano le supplenze dei docenti: se, da una parte, il sindacato approva la volontà, anche se tardiva, di semplificare l'iter e i tempi per l'assegnazione delle nomine, dall'altra contesta la decisione di diminuire il numero di istituti dove poter fare le domande e le indicazioni ai presidi di cedere al personale di ruolo le ore residue in eccesso.
"L'introduzione del sistema informativo e le specifiche graduatorie per le supplenze fino a 10 giorni nella scuola primaria e dell'infanzia - afferma il leader della Flc-Cgil, Enrico Panini - sono certamente una risposta positiva per la celerità e la trasparenza delle nomine. Proprio per questo è inaccettabile, che senza che da ciò traggano beneficio gli alunni e le scuole ma solo danno i precari, si riducano le preferenze esprimibili da parte di chi intende lavorare, con una assurda logica punitiva".
Le scuole che i precari potranno scegliere scendono infatti da 30 a 20, riducendo il ventaglio di possibili sedi dove insegnare. "Ancora più grave - continua Panini - è che il ministero, a distanza di pochi mesi, contraddica se stesso negando l'assegnazione degli spezzoni orari ai precari".
Il sindacato approva invece la volontà di introdurre una banca dati informatica attraverso cui far gestire in tempo reale dagli operatori scolastici e dagli uffici le operazioni: "è quanto da noi rivendicato da anni - sostiene Panini - per tutelare il diritto allo studio, per eliminare le spese e le fatiche prive di senso da parte degli uffici delle singole scuole e per garantire la certezza del lavoro al personale precario. Se il nuovo regolamento arriva solo oggi è a causa delle lungaggini che si sono prodotte in tutti questi anni".
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