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Scuola, parte la lotteria delle cattedre

L’assegnazione sarà pubblicata sul sito del Miur martedì notte: molti temono di esser costretti a trasferirsi lontano dalla residenza.

30/08/2015
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Il Messaggero

ROMA Settimana di fuoco per la Buona Scuola: per 16 mila precari parte la lotteria del posto in cattedra. Se da un lato, infatti, ottenere un'immissione in ruolo dopo anni di precariato per molti è un po' come vincere un terno al lotto, dall'altro si tratta di capire dove il sistema informatico del Miur decida di assegnare le cattedre. La paura di migliaia di docenti è quella di vedersi spedire in tutt'altra provincia o regione rispetto a quelle di appartenenza.
POSTI AL NORDIl timore in effetti è lecito: i posti disponibili, sul territorio nazionale, sono 16.210 e tra questi il 71% ha la sede in una scuola del Nord. Di contro, delle oltre 71.643 candidature giunte al Miur per le fasi B e C del piano straordinario di assunzioni varato dal Governo, ben 39mila provengono da precari iscritti nelle graduatorie delle province meridionali: si tratta del 54% del totale.
Nelle province settentrionali i candidati sono invece 18.406: è evidente che la migrazione dal meridione al nord ci sarà. E presto i 71mila aspiranti sapranno dove dovranno insegnare nei prossimi anni: è stato infatti pubblicato in Gazzetta ufficiale l'avviso per le proposte di assunzione che arriveranno nella notte tra martedì e mercoledì, esattamente all'una del 2 settembre tramite il sistema informativo Istanze online dal sito del Miur.
DECIDE UN ALGORITMOTutti con il fiato sospeso, quindi, docenti e famiglie al seguito. Si tratta infatti di posti da assegnare senza considerare la provincia di iscrizione in graduatoria: ogni docente può essere indirizzato in qualunque scuola, sul territorio nazionale, e a deciderlo è un algoritmo che tiene conto del punteggio del candidato e della sua preferenza, espressa nella domanda di assunzione.
L'incognita è altissima. In 10 giorni il posto deve essere accettato. Entro le 24 dell'11 settembre pena l'esclusione definitiva dalla graduatoria di appartenenza e quindi dalla possibilità di assunzione futura se non con il prossimo concorso.
ORE DECISIVEMa a decidere il destino dei docenti non c'è solo la chiamata al ruolo ma anche quella per le supplenze annuali che il Miur ha deciso di effettuare entro l'8 settembre. Quindi per migliaia di docenti potrebbe contare più la telefonata dall'ufficio scolastico di competenza per ottenere un ultimo anno di supplenza, nella sede vicino casa, che la convocazione del posto fisso, che nel caso di concomitanza con l'incarico annuale verrebbe confermato ma rimandato di un anno per la presa di servizio. Tutto si gioca nelle prossime ore. Le supplenze restano, quindi, ancora per 12 mesi così come quelle sui posti che resteranno vuoti anche dalla fase C, destinata al potenziamento dell'organico: potrebbero infatti restare senza docente di ruolo 10-15mila posti e su questo punto il Miur ha chiarito che quelle cattedre verranno assegnate, qualora ce ne fosse bisogno, a supplenza per il resto dell'anno scolastico. A due settimane dall'avvio delle lezioni e del debutto della riforma è ancora tutto da delinearsi: per ora saliranno in cattedra, dal 1 settembre, i 29mila docenti assunti nelle prime due fasi di immissioni in ruolo dovuti al turn over. Per tutti gli altri non resta che aspettare la decisione del "cervellone" elettronico.
Lorena Loiacono