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Scuola, quale legge prepara la Regione

La FLC CGIL chiede un incontro con Milia

06/11/2010
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Nuova Sardegna

CAGLIARI. Situazione di stallo per i migliaia di insegnanti precari. Con la ripresa delle lezioni c’è la calma ma solo quella apparente. Resta l’emergenza istruzione e formazione che agli occhi di insegnanti precari, studenti medi e universitari, personale Ata e ricercatori è appesa ad un filo di una matassa inutilmente intricata e a vantaggio di pochi come - a detta di tanti - prevede la riforma Gelmini. O come dimostra l’ultima manovra, predisposta in sordina, che prevede la riduzione dei finanziamenti a favore delle borse di studio e dei prestiti d’onore. Un taglio di 74 milioni di euro rispetto al 2010 che interesserà il 90% degli studenti universitari meritevoli di borsa. E se gli studenti prevedono per il mese di novembre altre manifestazioni non intende mollare la presa neanche la Flc Cgil scuola che chiede espressamente di poter incontrare il nuovo assessore alla Pubblica Istruzione Sergio Milia. «Proprio in questi giorni - dichiara Peppino Loddo, segretario regionale Flc Cgil - ho scritto un documento all’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Milia in cui chiedo quali sono le sue intenzioni sulla scuola e sullo stato dei precari. Per questo motivo ho chiesto un incontro - continua il segretario - vogliamo discutere sulla grave situazione di precariato della scuola sarda e su un’ipotetica riscrittura della mappa scolastica. Dopodiché si dovrebbe ragionare in merito anche alla predisposizione di una legge regionale sulla formazione che affronti anche il problema dell’edilizia e della dispersione scolastica».(b.c.)