Scuola, sì alla mini-sanatoria per assumere i prof precari e al concorso sprint per i prof di matematica e fisica
Il provvedimento approvato a palazzo Chigi. L’accordo trovato tra Pd e M5S: una procedura straordinaria per i precari, ma anche la ripartenza immediata del concorso ordinario per 3000 docenti di matematica fisica e informatica. Lega critica
Valentina Santarpia
Via libera del governo all’assunzione dei precari per l’anno scolastico 2021-22. La procedura straordinaria si svolgerà con un anno di formazione alla fine del quale i docenti saranno valutati da una commissione esterna . È questa una delle principali novità sul reclutamento di docenti contenuta nel decreto sostegni approvato dal Consiglio dei ministri. A questa selezione potranno partecipare solo i supplenti che sono iscritti nella prima fascia delle graduatorie (quelli cioè che sono già in possesso dell’abilitazione a insegnare su posto comune o della specializzazione sul sostegno) e che abbiano svolto tre anni di servizio su posto comune o di sostegno, anche non consecutivamente, negli ultimi dieci anni scolastici oltre quello in corso, nelle istituzioni scolastiche statali: tra questi potrebbero esserci anche alcuni docenti che hanno appena partecipato al concorso straordinario e sono stati bocciati. A loro andranno i posti che resteranno vacanti dopo le immissioni in ruolo dalle vecchie graduatorie e dal concorso straordinario. Il contratto di un anno, a tempo determinato, potrà essere svolto solo nella provincia e per la classe di concorso in cui il docente è iscritto. Se il docente viene promosso alla prova finale, verrà assunto a tempo indeterminato, altrimenti resterà precario.
Lo scontro politico
Soddisfatta la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia, che col Movimento 5 Stelle aveva osteggiato la sanatoria. Critico l’altro sottosegretario, Rossano Sasso, che con la Lega aveva chiesto invece la stabilizzazione di 150 mila precari: «Non è possibile limitarsi alla prima fascia delle GPS e non è possibile limitare le stabilizzazioni solo a poche migliaia di unità senza peraltro prevedere alcun percorso abilitante. Questo provvedimento va assolutamente emendato in Aula, così proprio non ci siamo». Per il ministro Patrizio Bianchi si tratta di un buon compromesso: «Il governo conferma il proprio impegno nel mettere la scuola al centro», sottolinea Bianchi, spiegando che «con gli interventi sul reclutamento del personale docente, risolviamo criticità esistenti, che vanno avanti da tempo, e tracciamo una strada da percorrere che non guarda solo ai prossimi mesi, ma ai concorsi dei prossimi anni. Stiamo di fatto già attuando quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per la scuola». Il ministro plaude anche al patto per l’Istruzione, siglato sempre oggi a palazzo Chigi con i sindacati: una sorta di cornice in cui si sancisce la centralità della scuola, la necessità di innalzare i livelli di istruzione e di prevedere la formazione continua e una serie di interventi organici per raggiungere gli obiettivi.
Tremila prof di matematica fisica e informatica
Inoltre verrà bandito il concorso ordinario per assumere in via prioritaria i docenti STEM, come anticipato ieri: per le classi di concorso di fisica, matematica, matematica e fisica e scienze e tecnologie informatiche, ci sarà un’unica prova scritta con quesiti e risposta multipla, computer-based, una prova orale (che si supera solo ottenendo almeno 70 punti su 100). Si tratta di 3 mila docenti in tutto, di cui 282 di fisica, 1005 di matematica, 815 di matematica e fisica, e 903 di scienze e tecnologie informatiche. La graduatoria dovrà essere finita entro il 31 agosto 2021, per avere i prof in cattedra a settembre. «Sulla scuola il concorso ordinario per discipline con più carenze si anticipa. Ma poi l’ambizione è di tornare ad un regime di concorsi annuali dove possono fare il concorso anche i giovani appena laureati», ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa. Entro il 2022 i concorsi ordinari, a cui si stima parteciperanno 500 mila persone, saranno conclusi e i vincitori saranno in servizio all’inizio dell’anno scolastico a settembre 2022. Previsto anche un aumento delle retribuzioni per i commissari d’esame dei concorsi. E verrà aumentato il numero delle assunzioni delle graduatorie di merito e Gae.
I fondi per l’emergenza
Nel decreto sostegni ci sono anche altri capitoli dedicati alla scuola. Per proseguire nella gestione dell’emergenza sanitaria viene previsto un fondo da 350 milioni per le scuole statali, per l’acquisto di beni e servizi. Altri 50 milioni sono previsti per le paritarie allo stesso scopo. Viene poi data la possibilità agli Enti locali, che sono proprietari degli edifici scolastici, di continuare a utilizzare, anche per il prossimo anno scolastico, le risorse già ricevute nel 2020 per l’affitto di locali e il noleggio di strutture temporanee per aumentare il numero di aule. A questo scopo vengono destinati anche altri 70 milioni.
Dopo tre anni gli insegnanti potranno spostarsi
Il provvedimento varato oggi velocizza anche l’iter delle procedure necessarie per l’avvio del prossimo anno scolastico. In particolare, le assunzioni degli insegnanti, ma anche le assegnazioni provvisorie, le utilizzazioni e le attribuzioni dei supplenti alle scuole da parte degli Uffici territoriali del ministero dell’Istruzione si realizzeranno entro il prossimo 31 agosto, data entro la quale, di solito, terminavano le sole assunzioni in ruolo. Sempre per settembre in raccordo con le Regioni, e nel rispetto della loro competenza in materia, si lavorerà per uniformare la data di avvio delle lezioni. Inserita pure una norma ad hoc per la mobilità, dopo le proteste dei docenti stremati dalle infinte trasferte, aggravate dalla pandemia: i neoassunti potranno chiedere la mobilità non dopo cinque anni scolastici dall’immissione in ruolo, come accade oggi, ma dopo tre anni di permanenza nella sede di servizio