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Scuola: stipendi bassi e spesa in diminuzione

La Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato un ampio documento sulle spese delle diverse amministrazioni pubbliche. Il Ministero dell'Istruzione si segnala per alcuni record, sia positivi che negativi.

13/12/2010
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La Tecnica della Scuola

 

di R.P.

Non si ferma la cura dimagrante della spesa per il sistema scolastico: lo si deduce dalla lettura di un recentissimo documento della Ragioneria generale dello Stato che riporta, ministero per ministero, le uscite di bilancio previste per i prossimi tre anni.
Per il 2011 la spesa per il sistema di istruzione sarà di 40milioni e 265milioni di euro, nel 2012 scenderà a 39miliardi e 125milioni di euro mentre nel 2013 arriverà a 38miliardi e 800milioni euro.
Per inciso va rilevato che la spesa per l’Università dovrebbe rimanere ferma sui 7miliardi per tutti e tre gli anni.
I movimenti di base avranno di che protestare quando sapranno che, al contrario, le spese per la difesa sono destinate ad aumentare: saranno infatti di 19,164 miliardi nel 2011, di 19,220 nel 2012 e di 20,058 nel 2013 (il consistente incremento previsto per il terzo anno è legato proprio a maggiori spese per le forniture di cacciabombardieri, decisione molto contestata dal movimento anti-Gelmini).
La spesa per l’istruzione diminuisce non solo in termini assoluti, ma anche in percentuale rispetto alla spesa totale dello Stato: nel 2011 si attesterà sul 46%, mentre nel 2012 scenderà al 45,25% e nel 2013 al 44,6 %.
Il documento della Ragioneria mette in evidenza anche un altro dato: gli stipendi del settore Istruzione e Università sono i più bassi del pubblico impiego.
Nel 2009 la media pro-capite ha sfiorato i 39mila euro annui, mentre nel Ministero dei Beni culturali si è arrivati a 39.500 euro. Stipendi più elevati si registrano nella Difesa (43mila euro) e nel Ministero degli Interni (43.900). Ma le cifre più alte le spuntano i dipendenti della Giustizia con quasi 53.600 euro.
La lettura del documento offre molti altri elementi di riflessione.
Per esempio la tabella che riporta i costi straordinari mette in evidenza in particolare le spese legate al contenzioso (per esempio gli esborsi dovuti per ricorsi dei cittadini o per risarcimento di danni a terzi).
Ebbene, si scopre così che il Ministero dell’Istruzione è in sostanza il più virtuoso di tutti, dal momento che nel 2009 sono stati spesi poco più di 11milioni di euro, una inezia nei confronti dei 53milioni pagati dalla Giustizia, dei 77 dei Trasporti e dei 48 della Difesa, soprattutto se si tiene conto delle dimensioni dei Ministeri e del numero di dipendenti impiegati.
Del tutto negativo, invece, un altro record del Ministero guidato dalla Gelmini: nel 2009 le spese in conto capitale non hanno raggiunto i 10milioni di euro, mentre per la Difesa hanno sfiorato i 950milioni e per gli Interni sono arrivate a 214milioni