Scuola, via ai tirocini per i precari
Un percorso speciale per i precari della scuola che possa dare loro l’abilitazione all’insegnamento. Il provvedimento riguarderà di fatto almeno 75mila supplenti
IL PROVVEDIMENTO
ROMA Un percorso speciale per i precari della scuola che possa dare loro l’abilitazione all’insegnamento. Il provvedimento riguarderà di fatto almeno 75mila supplenti. Il decreto firmato dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo va ad affiancare i Tfa (tirocini formativi attivi) ordinari, i percorsi introdotti tre anni fa quando era ministro Mariastella Gelmini e che sono diventati il passaggio obbligato per conferire l’abilitazione all’insegnamento alle scuole medie e superiori. Il Regolamento sulla formazione varato dalla Gelmini richiede cinque anni di università (laurea breve triennale più biennio per l’insegnamento) e un anno di Tfa. Si colmava così la lacuna di una formazione specifica per l’insegnamento. E per chi aveva raggiunto la laurea al momento del varo della norma, era data la possibilità di acquisire l’abilitazione comunque frequentando questi corsi. Ma si confinavano in un limbo le decine di migliaia di precari ai quali veniva a mancare il requisito decisivo per essere immessi in ruolo. Insegnanti che avevano accumulato supplenze per anni, e che erano stati formati “sul campo”, si vedevano scavalcati ed esclusi. Con questo decreto, potranno acquisire l’abilitazione i tanti docenti con una anzianità di almeno 3 anni entro il periodo degli anni scolastici 1999-2000 e 2011-12.
TRE TAPPE
I Tfa speciali o riservati prevedono un percorso a tre tappe. La prima, una prova nazionale con i quiz, che dovrà accertare le capacità logiche, di sintesi e linguistiche del candidato, e sarà quella che stabilità l’ordine di ammissione ai percorsi abilitanti riservati nelle università. Visto il gran numero di interessati (75mila è la stima fatta dallo stesso ministero) si prevede con questa classifica di scaglionare in tre anni gli aspiranti. Poi c’è il percorso formativo presso le università di un anno, infine la prova finale che dovrà accertare la preparazione professionale dell’abilitando.
LE POLEMICHE
Non mancano le polemiche. Le scorse settimane sono stati diffusi vari appelli perché non fossero varati questi Tfa speciali. I corsisti dei Tfa ordinari, infatti, sostengono che il provvedimento è «gerontocratico» e «tradisce i principi di merito e legalità». Un altro appello è stato sottoscritto da 415 docenti universitari che sostengono che Tfa ordinari già premiano l’anzianità di servizio. Non mancano le rimostranze degli stessi precari che sarebbero premiati dal provvedimento, e che rilevano che l'abilitazione con i Tfa speciali varrà in termini di punteggio meno di quella acquisita con i percorsi ordinari. Voci preoccupate anche dai sindacati. Il ministero ricorda la necessità di un percorso virtuoso per tutti per accedere all’insegnamento.
Alessia Camplone