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ScuolaOggi: Il tempo pieno è morto.Viva il tempo pieno

di Pippo Frisone

27/09/2008
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ScuolaOggi

Il tempo pieno nella scuola primaria è morto. A decretare con un anno di anticipo la fine del tempo pieno, quello “tradizionale” per intenderci, col doppio organico su ogni classe, è stato il decreto-legge del 1 settembre ‘08 n.137 che all’art.4 ha reintrodotto la figura del maestro unico o prevalente per 24 ore settimanali. E dire che appena un anno fa l’ex Ministro Fioroni col decreto-legge n.147/07 all’art.1 aveva definitivamente sancito, superando le ambiguità decreto Moratti n.59, il ripristino del tempo pieno tradizionale a 40 h. settimanali, comprensivo della mensa. Il testo è già passato, senza modifiche sostanziali, al vaglio delle commissioni competenti della Camera e probabilmente tra il 29 settembre e il 1°ottobre sarà votato in aula.

Non ci sono ripensamenti nella maggioranza , salvo l’MPA di Lombardo che però conta poco numericamente e quindi probabilmente a metà ottobre il ritorno maestro unico sarà definitivamente legge. Il tempo pieno checché ne dica la Gelmini non ci sarà più . Ci sarà, invece, un ritorno alle diverse articolazioni del tempo scuola previste dalla riforma Moratti : 24 h. settimanali o 27 h o 30h

oppure 30 h + 10h di mensa, con l’aggravante del maestro unico.

Si partirà nel 2009 con le classi prime, la cui dotazione organica di base, a prescindere dal tempo scuola scelto dalle famiglie, comprenderà un solo posto docente per ogni classe.

Cosa succederà a Milano dove il 95% delle classi funzionano a tempo pieno tradizionale ?

Alle prevedibili 1400/1500 classi prime a tempo pieno del 2009 verrà assegnato un solo docente.

Per poter garantire all’utenza delle classi prime un tempo scuola di 40 h il prossimo anno le scuole saranno costrette a ridimensionare le compresenze nelle rimanenti classi, mandando in crisi tutta l’organizzazione didattica sia nelle classi a modulo sia in quelle a tempo pieno .

Un dejà vu al tempo della Moratti (2003-2005 ) . Ma il vero sconquasso sarà l’introduzione del maestro prevalente che la Moratti voleva anche in veste di tutor .

Per almeno cinque anni ci saranno in ogni scuola almeno 3 modelli didattici : maestro unico, tempo pieno e moduli, fino alla completa scomparsa di questi ultimi due. Alla fine ci sarà un maestro unico con un corollario di figure minori, chiamate a coprire un tempo scuola scelto dalle famiglie da 24 h , 27 h , 30h o 30 h + 10 e fino a quando l’organico statale oggi dato lo consentirà .

Il Tempo pieno dei tempi d’apprendimento distesi, dei piccoli gruppi, dei laboratori, del recupero , dell’integrazione che solo la compresenza e il doppio organico garantivano non ci sarà più.

A prenderne il posto saranno il maestro unico, il pensiero unico, il libro unico, il grembiule unico e via unicizzando. Il tempo pieno è morto , per adesso solo nelle aule parlamentari .

Speriamo in un sussulto, in un sommovimento generale che coinvolga non solo le forze tradizionali dell’opposizione e del sindacalismo confederale ma anche i cittadini-elettori, compresi quelli che hanno votato centro-destra alle ultime elezioni.

Solo un grande movimento unitario e trasversale potrà impedire non solo la disarticolazione dell’attuale scuola elementare e del tempo pieno ma con buona pace di Don Milani, un ritorno all’antico, alla scuola di classe e del 5 in condotta .