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ScuolaOggi: La musica stonata nei nuovi licei

Pippo Frisone

27/02/2010
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ScuolaOggi

Col nuovo anno scolastico 2010/11 dovevano partire 40 Licei Musicali e 10 coreutici. Ne partiranno, se tutto va bene, 10 musicali e appena 1 coreutico in tutta Italia. Si risparmiano così in un sol colpo almeno 2milioni di euro, un regalo inaspettato( o imposto? ) per il ministro Tremonti . Quello che doveva essere un fiore all’occhiello della riforma Gelmini, precipita nella polvere e nell’indifferenza generale, assieme alla sparizione della Musica da tutti gli indirizzi dei licei riformati. E’ stata questa l’amara constatazione al Convegno "Salviamo la Musica nei Licei", tenutosi il 24 febbraio al Conservatorio G.Verdi di Milano. Le conseguenze di questa ulteriore decapitazione dei Licei Musicali è facilmente prevedibile.

In tutta Italia saranno appena 300 gli studenti che potranno iscriversi a questo tanto atteso nuovo indirizzo di studio. A Milano, con un patrimonio indiscusso di scuole medie a indirizzo musicale ( circa 3mila studenti e 50 scuole in tutta la provincia) si aprirà una sola classe di liceo musicale presso il Conservatorio. Questa classe sarà l’unica ad aprire il prossimo anno in tutta la Lombardia. Restano così al palo il Liceo Quasimodo di Magenta, l’Istituto Tenca di Milano, ma anche i licei musicali previsti nel Piano pluriennale regionale a Bergamo, Brescia, Como , Cremona e Mantova. Un fallimento totale che meriterebbe qualcosa di più di una semplice riflessione o di una sia pur lodevole iniziativa, come il Convegno organizzato dalla Flcgil di Milano.

Si mette così a rischio la cultura musicale del nostro Paese, scippata alle nuove generazioni che non avranno più nella scuola secondaria la possibilità di proseguire esperienze o di coltivarne di nuove in campo musicale. I responsabili che siedono dentro e fuori dal Parlamento e che hanno fortemente voluta questa riforma con questi esiti disastrosi , dovrebbero meditare a lungo e quanti non erano d’accordo mandare segnali forti all’opinione pubblica, a partire dai politici che stanno all’opposizione.

Dovrebbero alzare la voce e farsi sentire di più gli stessi docenti e studenti dei Conservatori che vedrebbero assottigliarsi sempre più la loro utenza ma che andrebbero a formare futuri insegnanti di Musica dimezzati . Anche i docenti delle medie ad indirizzo musicale vedrebbero disperso e senza sbocchi tutto il lavoro svolto per un triennio. Dovrebbero protestare le numerosissime associazioni musicali, gli artisti e i musicisti, tutti gli uomini di cultura e di teatro contro questo dilagante impoverimento della cultura musicale nella scuola che interesserà domani un pò tutti, compreso il loro "pubblico" . Facciano sentire la loro voce autorevole Muti, Pollini,Ughi, Abbado , come meritoriamente han fatto in altre occasioni, a difesa della Musica, perché sia ripristinata in tutti gli indirizzi della secondaria superiore. E’ questo il significato dell’appello rivolto al Presidente Napolitano dalle numerose associazioni musicali di categoria e che ha già raccolto migliaia di adesioni. Era questo in fondo quell’invito a ripensarci, rivolto al Governo dal Convegno di Milano , prima che sia troppo tardi: "Salviamo la Musica nei Licei" e perché no "Più Musica per tutti" nella secondaria superiore.