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ScuolaOggi-MILANO SEMPRE PIU' EPICENTRO DELLA RIVOLTA CONTRO LA RIFORMA mORATTI

MILANO SEMPRE PIU' EPICENTRO DELLA RIVOLTA CONTRO LA RIFORMA mORATTI Milano, culla del tempo pieno, insiste. Dopo la manifestazione dei 40 mila del movimento di San Valentino di genitori ...

20/02/2004
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ScuolaOggi

MILANO SEMPRE PIU' EPICENTRO DELLA RIVOLTA CONTRO LA RIFORMA mORATTI
Milano, culla del tempo pieno, insiste. Dopo la manifestazione dei 40 mila del movimento di San Valentino di genitori e insegnanti, anche Cgil, Cisl e Uil scuola scendono ufficialmente in campo proclamando uno sciopero generale di tutte le scuole di Milano e provincia per martedì 16 marzo. Tutto questo mentre nelle stesse scuole milanesi e in tutta Italia si moltiplicano di giorno in giorno le iniziative di contestazione alla riforma Moratti. Il clou nazionale del dissenso è previsto per il prossimo 28 febbraio con la manifestazione di piazza a Roma in difesa del tempo pieno e della scuola pubblica. Il primo marzo, poi, è in programma uno sciopero nazionale della scuola indetto dai Cobas. Si conferma, insomma, anzi sembra si accentui, lo stato di disagio in cui si trovano tutti coloro che in qualche modo sono coinvolti nell'attuale gestione della scuola italiana. E non solo per la questione della riforma. Basti leggere i motivi dello sciopero generale milanese: "Contro il decreto di attuazione della legge Moratti e l'istituzione della figura del Tutor, per la conferma del tempo pieno e prolungato e la salvaguardia degli organici in tutti gli ordini di scuola, il ritiro dei tagli degli organici previsti dalla Finanziaria, la copertura di tutti i posti vacanti con le immissioni in ruolo". Questioni su cui l'attuale governo sembra sempre più in difficoltà a dare risposte, muovendosi, attraverso il suo ministro ed i suoi collaboratori, in modo sempre più incerto e confuso. Si guardino le ultime mosse: i sindacati sono stati chiamati al tavolo della trattativa su altri decreti attuativi della riforma. Quello del diritto dovere all'istruzione, ad esempio, fino a 18 anni. Un'ipotesi di decreto proposto senza il quadro di riferimento fondamentale: la riforma delle superiori. La storia della scatola e del suo contenuto. Si parte dal contenuto, senza sapere se ci sta nella scatola.