Scuolaoggi-non è una cosa seria.....!

Ma non è una cosa seria.....!
Non sono stati certo i soloni del tentativo di riforma in atto a inventare la questione dell'alternanza scuola e lavoro. Non solo se ne parla da anni, ma soprattutto da anni sono in atto esperienze interessantissime che ora sono in crisi nera per una questione semplicissima: non ci sono soldi per sostenerle. Un gruppo di direttori amministrativi lancia l'allarme che qui pubblichiamo integralmente. "A chi 10 anni fa faceva tutt'altro, come l'on. Ministro Letizia Moratti, (oh bella era già in pista come Presidente del Consiglio di Amministrazione all'ex "Collegio delle Fanciulle") e di conseguenza ha la memoria corta, le ricordiamo che gli Istituti Professionali sono stati investiti da un cambiamento e da una sperimentazione che doveva servire da battistrada alla via della vera e grande riforma (Progetto 92).
Il curriculo delle classi 4^ e 5^ consta infatti di un'area comune, di un'area di indirizzo e di un'area professionalizzante(III Area).
L'area professionalizzante corrisponde a quella che oggi è definita dell'alternanza scuola-lavoro, un percorso integrato con la formazione professionale e d il lavoro, che apre le porte agli esperti esterni alla scuola. In compenso l'azienda apre le porte agli alunni, così da far diventare curriculari gli stages aziendali.
Questa sperimentazione accendeva nel 1992 le speranze dei pionieri del cambiamento, rompeva gli schemi del passato! Niente graduatorie, niente tariffe orarie nazionali, ma ricerca sul territorio delle professionalità.
"Un esempio di scuola europea" - esclamava soddisfatto il Direttore Generale G. Martinez.
Si stipulavano i primi contratti di natura simil privatistica, poiché i vincoli erano pochi.
Il finanziamento per ogni classe/corso (£ 20.000.000=) per sei ore settimanali di insegnamento, comprensivo di accessori e materiali di consumo, risultava sufficiente a garantire uno standard di qualità.
Adesso l'onorevole Ministro, alfiere con la sua riforma dell'alternanza scuola-lavoro, non garantisce i finanziamenti per questa attività. Gli storici 20.000.000= per classe sono diventati 10.000 € nel 2001 corrispondenti a 19.362.700 di vecchie lire (primo taglio di lire 637.300=). Per il 2003/04 il Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale M. Dutto ha comunicato con la circolare n° 10133 dell'1/09/2003 ai Dirigenti dei CSA e delle Istituzioni Scolastiche che, in base alle Legge 27/12/2002 n.290 di approvazione del Bilancio di Previsione dello Stato, i corsi surrogatori interamente finanziati dal MIUR dovranno avere un costo massimo di 8.000€.
Il Direttore Regionale propone anche ai Dirigenti di cercare sponsor sul territorio ed in particolare nella Regione e negli Enti Locali (Province, Comuni).
Questi Enti Pubblici naturalmente tacciono! Dirigenti e Direttori Scolastici si sono messi subito all'opera per tagliare le spese e stipulare i contratti, perchè era imminente l'inizio delle lezioni.
Come se non bastasse però il secondo taglio, arriva una terza forbiciata, quellla dei Dipartimenti per lo sviluppo dell'istruzione (sic!) e del Dipartimento per i servizi nel territorio che, ad anno scolastico inoltrato, smentiscono il Direttore regionale Dutto, il quale pubblica la circolare n° 11450 rideterminando in 7000 € il costo massimo per corso surrogatorio.
Il gioco è fatto!
In due anni sei milioni e mezzo in meno per classe (-32,5%).
Inesorabilmente continua l'opera di dequalificazione e smantellamento della scuola pubblica.
Complimenti!
I DIRETTORI:
RUBERTO I.P.S.S.C.T. "D. Marignoni M. Polo" - Milano
G. ANZANI - I.P.S.S.C.T. "A. Olivetti" Rho
M.A. BONOLI I.P.S.S.C.T. "P. Frisi" Milano
PIROLA I.P.S.I.A. Monza
M. SCHIPANI I.P.S.A.R. " C. Porta" Milano
A.M. PALUMBO I.P.S.I.A.C. "V. Floriani" Vimercate
BOTTAZZI I.P.S.I.A. "C. Molaschi" Cusano Milanino
GIARDINA I.P.S.S.C.T. "Bertarelli" Milano
VEZZONI I.P.S.I.A. "A. P. Cimino" - Cremona