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Scuolaoggi-NUOVI ORGANI COLLEGIALI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI: RIFORMA O PROVOCAZIONE?

NUOVI ORGANI COLLEGIALI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI: RIFORMA O PROVOCAZIONE? Lo avevamo anticipato all'inizio di novembre: si prepara un altro pezzo di riforma, quello relativo ai cosiddetti ...

21/11/2003
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ScuolaOggi

NUOVI ORGANI COLLEGIALI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI: RIFORMA O PROVOCAZIONE?
Lo avevamo anticipato all'inizio di novembre: si prepara un altro pezzo di riforma, quello relativo ai cosiddetti "organi collegiali territoriali". In pratica un progetto di "collegialità" della gestione della scuola italiana da cui le organizzazioni sindacali si vedrebbero praticamente fuori gioco e allo stesso tempo verrebbe introdotto un criterio nuovo per la nomina dei membri previsti: dalle elezioni si passerebbe alle designazioni. Il progetto è pronto per ottenere il varo del prossimo consiglio dei ministri. Si tratta di un decreto legislativo che modifica il decreto 233 in vigore dal 1999. Un'inziativa che cade in un momento delicatissimo per la scuola italiana: fra qualche giorno (il 29 novembre) è in programma una manifestazione indetta ca Cgil, Cisl e Uil a Roma proprio contro il programma di governo della scuola attualmente in elaborazione. I cambiamenti annunciati continuano a raccogliere critiche e contestazioni da ogni parte, maggioranza compresa. La presentazione del nuovo pezzo di riforma, insomma, sembra più che altro una provocazione. Sull'argomento già ci sono le prime reazioni. Critico sul metodo usato dal ministero dell' Istruzione il segretario generale della Cgil scuola Enrico Panini. ''Apprendiamo dai mezzi di informazione - dichiara - che il Consiglio dei Ministri si appresta ad approvare lo schema di Decreto legislativo sugli organi collegiali territoriali. La dice lunga - osserva il sindacalista - che un testo che dovrebbe affrontare il tema della democrazia e della partecipazione sul territorio sia stato tenuto secretato in stanze lontane dagli occhi di tutti i protagonisti della societa' civile, oltre che dalle scuole. E' una concezione autoreferenziale e inaccettabile del modo di assumere decisioni''. Secondo il leader della Cgil scuola , da questo modello ''che contempla il confronto solo fra pochi 'eletti' ammessi a discutere, non c'e' che da temere per le soluzioni che verranno adottate''. Il sindacato protesta poi per non essere stato coinvolto in un preliminare confronto. ''Si conferma - ha dichiarato il segretario generale della Cisl scuola Daniela Colturani - la prevalente tendenza dell'Amministrazione pervicacemente mirante a indebolire le relazioni sindacali, una logica questa assolutamente inaccettabile. Riteniamo questa omissione - aggiunge la sindacalista - particolarmente grave nella considerazione che per la gestione democratica della scuola le rappresentanze sociali hanno a lungo lottato e hanno avuto in tutti questi anni un ruolo centrale al fine di garantire il massimo coinvolgimento e protagonismo dei soggetti interessati''. Secondo Colturani, la riforma degli organi collegiali, ''materia sicuramente delicata, merita un vasto e approfondito confronto''. ''Un'azione unilaterale del Governo, nella logica del decisionismo a tutti i costi - afferma - non rendera' un servizio alla scuola e alla sua gestione democratica''