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ScuolaOggi-PRECARI: IL DECRETO CHE SCONTENTA TUTTI

PRECARI: IL DECRETO CHE SCONTENTA TUTTI Varato dal governo il decreto sui precari. Una soluzione forzata, per l'incapacità della maggioranza di formulare una legge almeno grazie ai numer...

03/04/2004
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ScuolaOggi

PRECARI: IL DECRETO CHE SCONTENTA TUTTI
Varato dal governo il decreto sui precari. Una soluzione forzata, per l'incapacità della maggioranza di formulare una legge almeno grazie ai numeri di cui dispone in parlamento. Mesi per discuterne senza una soluzione. Ed ecco il provvedimento che consentirà di poter aggiornare le graduatorie e, quindi, creare lo strumento per le promesse immissioni in ruolo e la nomina dei supplenti il prossimo settembre. In attesa che il decreto possa tornare in parlamento entro 60 giorni per il varo definitivo, i Csa potranno aggiornare le graduatorie. Un bel lavoraccio che pare comunque destinato a scontentare tutti. Davvero questa Letizia Moratti non riesce a farsi apprezzare nemmeno in questa occasione. Basta leggere i primi commenti a caldo espressi dalle organizzazioni sindacali. Ecco le dichiarazioni di Enrico Panini per la Cgil scuola: "Sul precariato il Governo continua a muoversi con un pressappochismo inaccettabile. Approva ora un Decreto Legge, che si era rifiutato di approvare a settembre scorso, quando ormai tutti i tempi sono ampiamente a rischio: " quelli per aggiornare le graduatorie permanenti; " quelli per fare le immissioni in ruolo con immediato diritto alla retribuzione; " quelli per cominciare il nuovo anno scolastico regolarmente. Il Decreto Legge non risolve i problemi, perché eredita tutte le contraddizioni contenute nel testo del Disegno di Legge arenatosi al Senato, ed il contenzioso giuridico continuerà a lievitare alimentando incertezza e confusione funzionali a chi opera per togliere autorevolezza alla scuola pubblica. Si confermano scelte incomprensibili ed inaccettabili, come quella di valutare il servizio militare come servizio utile a tutti gli effetti per le graduatorie, determinando gravi sconvolgimenti nelle graduatorie. Il Decreto Legge conferma due scelte politiche che da tempo la Cgil Scuola denuncia e contro le quali siamo convinti che occorra costruire da subito un'ampia mobilitazione unitaria: " la precarizzazione delle condizioni e dei diritti di chi lavora nella scuola ormai rappresenta una scelta strategica. Non a caso il Governo ha stabilito un numero di immissioni in ruolo che è ridicolo rispetto all'effettiva disponibilità di posti mentre il numero dei precari ha raggiunti livelli da record; " facilitare l'attuazione della Legge Moratti nella parte in cui stabilisce l'assunzioni dei docenti su chiamata nominale da parte delle scuola. Questa è la vera scelta politica del Governo. Noi risponderemo da subito con decisione e assieme alle altre Organizzazioni". Duro commento anche dalla Cisl:L'odierno decreto varato dal Governo per risolvere il problema delle graduatorie dei precari e consentire in tempi rapidi l'aggiornamento delle stesse - al fine di procedere alle nomine a tempo indeterminato e agli incarichi - non elimina né riduce i conflitti sorti perché non supera, con le norme introdotte, le contraddizioni accumulate nei vari provvedimenti amministrativi susseguitisi nel tempo. Anche se ricalca il testo licenziato in commissione dal Senato, alimenterà nella categoria dei precari un cumulo enorme di obiezioni e di motivate contrarietà, i cui esiti saranno fortemente condizionanti anche in sede di approvazione del decreto da parte del Parlamento. La CISL Scuola, nell'esprimere il suo giudizio negativo sull'impianto complessivo del decreto, fa presente che la decisione assunta è frutto di una perseverante volontà di non ascolto di quanti come le Organizzazioni Sindacali di categoria hanno titolo per contribuire ad individuare soluzioni condivise e soprattutto eque. Per la CISL Scuola il testo licenziato dal Governo risente di richieste estemporanee ed è frutto di pressioni fuori da una strategia funzionale. L'inserimento, poi, nel testo, di norme che riconoscono un particolare punteggio ad alcuni (servizio militare) è un vero e proprio attacco al principio della parità per quanti - tantissime donne - aspirano ad un impiego stabile. La non garanzia per i tanti precari della scuola resta una costante dell'azione politica del Governo". E lo Snals, sia pur con la prudenza che lo contraddistingue in queste ultime settimane, non può fare a meno a sua volta (e che andrebbe a dire, altrimenti, ai precari?)di criticare il provvedimento. Ecco il comunicato:Lo SNALS-CONFSAL comunica che non è questo il testo auspicato: l'ordine del giorno Asciutti, approvato in Parlamento in occasione dell'approvazione della legge di riforma della scuola, che avrebbe potuto risolvere i veri problemi del precariato, non è stato recepito in tutte le sue articolazioni. Lo SNALS-CONFSAL che aveva chiesto ripetutamente l'immediata emanazione del decreto-legge per evitare il lungo, prevedibile iter legislativo del disegno di legge, ritiene che almeno, per il momento, si è passati dalle aule giudiziarie alla certezza della norma. "Le assunzioni a tempo indeterminato, non considerate in questo decreto legge - ha affermato il Segretario Generale dello Snals-Confsal, prof. Fedele Ricciato - meritano una puntuale programmazione per coprire tutti i posti disponibili. E' indispensabile pertanto - e ancora una volta ne chiediamo l'emanazione - il piano pluriennale delle assunzioni in relazione ai posti vacanti e a quelli che si creano a seguito del turn-over. Inoltre si dovrà consentire il conseguimento del titolo di accesso alle graduatorie a tutte le categorie di precari, nessuna esclusa". "Lo SNALS-CONFSAL - ha concluso Ricciato - considera sempre la risoluzione del problema del precariato prioritaria tra gli obiettivi della sua piattaforma rivendicativa che in questi giorni è stata ribadita dal proprio Consiglio Nazionale".


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