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ScuolaOggi-PRECARIA SENZA SPERANZA

PRECARIA SENZA SPERANZA Ancora una volta a pagare gli effetti di questo decreto attuativo della riforma sono le categorie più deboli. Ossia i più precari dei precari, quelli appunto di...

29/01/2004
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ScuolaOggi

PRECARIA SENZA SPERANZA
Ancora una volta a pagare gli effetti di questo decreto attuativo della riforma sono le categorie più deboli. Ossia i più precari dei precari, quelli appunto di educazione tecnologica. Abbiamo ricevuto e pubblichiamo come documento denuncia la lettera che Patrizia Bruschini ha scritto a Letizia Moratti e, per conoscenza, ai parlamentari di Fi., dell'Ulivo e ai sindacati scuola. "Egregio ministro, alla luce delle notizie apparse sul sito dell'istruzione, il mio morale è crollato.. Generalmente positiva e tendenzialmente allegra, leggendo che la materia che insegno sarà drasticamente ridotta, se non del tutto eliminata, mi chiedo con angoscia che ne sarà di me dopo tanti anni di servizio nello Stato. Ho iniziato a insegnare nel lontano anno scolastico 1985-86, dopo una laurea in architettura. Nel 1990 ho superato il concorso ordinario a Milano (ed oggi ancora nessuno è entrato in ruolo!), poi in successione ho passato altri due concorsi riservati, collezionando ben quattro abilitazioni nelle medie e superiori. Da ultimo ho seguito un corso di informatica, 120 ore, per avere un attestato di nessuna validità. In totale 18 anni di precariato trascorsi senza mai risparmiarmi, cercando anzi di trasmettere entusiasmo verso una materia eclettica che io stessa amo. A 42 anni mi trovo nella condizione di chiedermi che cosa farò da grande, ma nello stesso tempo mi rifiuto di accettare che mi si dia un benservito, anche se tutti sanno che i precari non hanno diritti. Leverò il mio grido in ogni sede, perchè nessuno, tanto meno lo Stato, possa permettersi di umiliare a tal punto una persona togliendole una dignità professionale così faticosamente conquistata".


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