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ScuolaOggi-QUESTIONE PRECARI, IL TEMPO STRINGE. ENTRO LA FINE DI MAGGIO NECESSARIE LE NUOVE GRADUATORIE

Durante un'interrogazione parlamentare nella quale le si chiedeva quante delle 15.000 assunzioni programmate per il prossimo 1° settembre avrebbero riguardato i docenti e quante il personale ATA, il ...

24/03/2004
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ScuolaOggi

Durante un'interrogazione parlamentare nella quale le si chiedeva quante delle 15.000 assunzioni programmate per il prossimo 1° settembre avrebbero riguardato i docenti e quante il personale ATA, il Sottosegretario di stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, ha risposto, rinviando ovviamente a dopo la definizione degli organici e alla consistenza dei posti vacanti, la ripartizione tra docenti ed Ata dei 15.000 posti e quanti spetteranno a ciascuna regione.
Ha invece argomentato nel merito della questione del rinnovo delle graduatorie bloccato in attesa che diventi legge il disegno di legge 2529 fermo all'esame del Senato.
Ricorda il sottosegretario Aprea che tale disegno di legge risponde ad un impegno assunto dal Governo di riequilibrare i criteri di assegnazione dei punteggi tra i diversi titoli che danno accesso alle graduatorie permanenti (concorso ordinario, corsi riservati,abilitazioni SISS) e che in commissione al senato, durante la discussione del ddl, il Governo si è impegnato, attraverso l'approvazione di un altro ordine del giorno, a provvedere alle assunzioni in ruolo entro il 31 luglio.
Per chiarezza di informazione ricordiamo che il termine del 31 luglio è previsto nella legge 333/01, atto di esordio di Letizia Moratti che, in quella sua prima estate da ministro, cercò con tale provvedimento, di realizzare il sogno che tutti gli insegnati, anche quelli neo-assunti, fossero in cattedra il 1° settembre di ogni anno.
Ma sempre in quella legge si indicò un'altra data con cui si dovevano e si devono fare i conti per realizzare un corretto avvio dell'anno scolastico: il 31 maggio.
Rappresenta il termine entro il quale devono essere pubblicate la graduatorie, anche provvisorie, se si vuole che esse servano per le assunzioni dal 1° settembre. Diversamente esse entrano in vigore dall'anno scolastico successivo.
DUNQUE?
Quanta probabilità c'è di rispettare tutti questi impegni che il Governo si è assunto?
Oggettivamente poche!
Qualcuno suggerisce che il Governo intervenga con un decreto legge per riuscire a rispettare le scadenze.
Quest'estate, nel bel mezzo delle sentenze del Tar sui punteggi, si parlò di decreto, ma il ministro scelse la strada di presentare un disegno di legge che seguisse l'iter ordinario.
Oggi, visti i tempi di approvazione, l'idea potrebbe essere, per forza di cose, ripescata.
IN FRETTA, però!
Diversamente come si potrà evitare di applicare la legge che c'è, la 333/01 della Moratti, che impone di rifare le graduatorie ogni anno entro il 31 maggio,come dicevo sopra.
E, per rispettare la legge esistente si devono aggiornare subito le graduatorie.
Come?
Alla luce dei punti fermi che le sentenze di Tar e Consiglio di Stato hanno, senza ombra di dubbi, indicato:
" Agli abilitati SISS spettano 30 punti
" I 30 punti non si cumulano con il servizio prestato durante il periodo di durata legale del corso
" I 18 punti assegnati dal ministero nell'aggiornamento dell'anno scorso vanno tolti.
Le graduatorie in possesso dei CSA sono sostanzialmente già state corrette in tal senso.
Quelle per la scuola elementare e materna, tra l'altro, assolutamente non interessate dalla questione SISS,eviterebbero di essere scombinate, anziché "riequilibrate", dai nuovi punteggi previsti dal disegno di legge che sta al Senato.
L'aggiornamento senza cambiare tutti i punteggi riguarderebbe solo la gestione dei nuovi diplomandi SISS e dei laureandi in Scienze della formazione che si inserirebbero per la prima volta, oltre ovviamente all'aggiunta del punteggio per il servizio prestato quest'anno dai già inseriti e al trasferimento di provincia previsto dalla legge 124/99.
In fretta anche in questo caso, però, perché per i CSA delle grandi province, si tratta, comunque, di un'operazione che impone tempi di lavoro non da poco.
Nel frattempo i precari aspettano!
Rita Frigerio


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