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ScuolaOggi: Varata la corazzata regionale. Tra centralismo e federalismo

Pippo Frisone

06/05/2010
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ScuolaOggi

Lunedi 3 maggio, il Direttore Regionale Colosio ha firmato l’atteso decreto sul riassetto della dirigenza non generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.

Ben nove risultano gli Uffici ai quali risultano assegnati , tra conferme e promozioni, altrettanti dirigenti di seconda fascia.

Su tutti spicca la promozione della dr.ssa Volta agli Affari Generali nonché vicaria del Direttore Generale e reggente l’Ufficio VIII –Servizio Legale.

Promosso anche il dr.Mario Maviglia, attuale Dirigente Tecnico, cui va l’Ufficio VII dei Dirigenti Scolastici, Amministrativi e tecnici.

Tra le new entry il dr. Luca Volontè, già segretario provinciale dello Snals di Brescia , a cui è stato affidato il delicatissimo Ufficio VI –Organici , reclutamento, formazione del personale della scuola.

A sorpresa la nomina agli Ordinamenti scolastici –Ufficio III- del dr.Nicola Zitolo, dirigente scolastico a Inveruno, già responsabile a Legnano per qualche anno dello sportello decentrato dell’Usp.

E ancora, confermato alle Risorse finanziarie –Ufficio II il dr.Yuri Coppi, alle scuole non statali-Ufficio V- il dr.Francesco Gentile, alla Rete scolastica e politiche con gli studenti- Ufficio IV, la dr.ssa Morena Modenini, alla Comunicazione Ufficio IX- dr.ssa Silvano Massobrio.

Poche le sorprese negli ex Provveditorati, trasformati in 12 Uffici territoriali .

Confermata la dr.ssa Giuliana Pupazzoni a Milano, ora XVII A.T.; nella nuova sede di Monza Brianza, XVIII A.T., nominato reggente il dr.Montrone , dirigente titolare del XX A.T. di Sondrio.Altre tre sono le reggenze: a Como dr.Merletti, a Lecco dr.Roffia e a Cremona il dr.Gentile.

Salgono, invece a 10 i Dirigenti Tecnici, tra i quali spicca per l’incarico assegnato di coordinamento task force per l’attuazione della Riforma, il dr.Marco Bruschi.

Sono 23 in tutto i Dirigenti di II fascia attualmente a carico dell’USR Lombardia, cui andrà ad aggiungersi con successivo decreto, la dotazione organica di personale amministrativo e scolastico.

La nuova corazzata dell’USR varata da Colosio, già da tempo naviga sulla rotta Tremonti-Gelmini-Formigoni e l’attuale riassetto non fa altro che confermare e rafforzare la direzione.

Certo le contraddizioni non mancano,in particolare tra neo- centralismo e un federalismo ( o regionalismo) che si fa sempre più aggressivo e competitivo, soprattutto in Lombardia. Oggi sono le esigenze del primo ad avere ragione e a prevalere sulle esigenze del secondo, nonostante la riscoperta della tanto sbandierata territorialità.

Il forte contenimento della spesa pubblica e la politica dei tagli al personale della scuola , spacciati dalla Gelmini per razionalizzazione, stanno imponendo una cura da cavallo anche alla Lombardia. Prima o poi tutti i nodi verranno al pettine e non basterà la corazzata lombarda, vera e propria cinghia di trasmissione del potere centrale a reggere l’urto di fronte allo sconquasso della scuola pubblica . Formigoni e la sua Giunta nuova di zecca, per ora stanno a guardare, lasciando tranquillamente tagliare migliaia di posti senza scomporsi più di tanto.

Invece su reclutamento e albo regionale , lanciano segnali interessati nell’ottica di un federalismo sempre più spinto e a trazione leghista. Aspettano di veder passare il cadavere o quel che resta della scuola statale per impadronirsene in un sol boccone, tra un anno o due, magari non appena sarà finita la cura dimagrante imposta da Tremonti. A quel punto la corazzata di Colosio , messa a punto per attuare la politica di lacrime e sangue voluta dal governo, non servirà più e sarà fatta approdare nel migliore dei casi, armi e bagagli al Pirellone, oppure più mestamente e senza tanto clamore, sarà fatta affondare.