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Scuole, Legambiente: «Tre edifici su 10 hanno bisogno di manutenzione urgente: progetti finanziati e mai realizzati»

In sette anni, dal 2014 al 2020, solo 2121 progetti sui 4601 finanziati sono stati portati a termine. Il picco negativo in Campania: un progetto su 10 andato in porto, eppure il 67% delle scuole non ha impianti sportivi e solo il 3,4% ha la mensa

11/03/2021
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Corriere della sera

Valentina Santarpia

In sette anni meno della metà dei progetti finanziati per l’edilizia scolastica è stato concluso. I dati presentati oggi in diretta Facebook da Legambiente con Ecosistema Scuola, alla sua ventesima edizione, registrano un bilancio fallimentare. Dal 2014 al 2020, su 6.547 progetti previsti, 4.601 sono stati finanziati e solo 2.121 portati a termine. Numeri che testimoniano le difficoltà incontrate dagli enti locali, e che possiamo tradurre anche con la differenza che intercorre tra l’importo stanziato per la realizzazione delle opere e la spesa effettiva. Per un importo totale stanziato di 3.359.614.000 euro, l’importo totale finanziato è di 2.416.370.000 euro e l’importo finanziato dei progetti avviati di 1.415.747.000 euro: passaggi in cui viene “perso” ogni volta circa un miliardo di euro. Un caso su tutti: in Campania sono stati 140 i progetti finanziati per un importo totale stanziato di 265.979.830 euro ma solo il 9,3 % dei progetti si è concluso. Eppure il 67% delle scuole non ha impianti per lo sport e solo il 3,4% ha la mensa scolastica. «Vogliamo capire dove sono finiti i soldi destinati alla messa in sicurezza degli istituti scolastici», attacca il Codacons, annunciando un esposto alla Corte dei Conti, «affinché apra una indagine sulla vicenda accertando eventuali usi illeciti delle risorse pubbliche».

Le conseguenze dei ritardi

Il risultato? Su un campione di 6.156 edifici in 87 comuni capoluogo di provincia, frequentati da circa 1,2 milioni di studenti, risulta che circa il 58% delle scuole non ha certificazioni base come l’agibilità e più dell’87% degli edifici è sotto la classe energetica C. Dalla rilevazione emerge anche che non è stato ancora bonificato l’amianto in 145 edifici (in gran parte al nord) di quelli oggetto d’indagine, frequentati ogni giorno da 28.500 studenti. Inoltre il 29,2% degli edifici scolastici necessita di interventi di manutenzione urgente e si stima una spesa media nazionale per la manutenzione straordinaria per edificio di quasi 71mila euro: un’urgenza che arriva nei capoluoghi del sud al 31,5% degli edifici, con una spesa media per edificio di circa 41mila euro. La principale emergenza rimane per questi territori la messa in sicurezza degli edifici, che raggiunge un livello di allarme nelle isole, dove, nonostante oltre il 63% delle scuole sia in area sismica 1 e 2 (a fronte di una media nazionale del 41%), solo il 6,3% degli edifici risponde ai criteri della normativa antisismica (per una media nazionale del 30,8%). Anche rispetto agli spazi scolastici sono molte le differenze tra le diverse aree del Paese. Le strutture per lo sport, ad esempio, sono presenti al nord in più di una scuola su due, mentre mancano in oltre il 60% delle scuole del centro, nel 55% circa di quelle del Sud e quasi nel 64% di quelle delle isole. Giardini e aree verdi fruibili sono una realtà presente in più dell’80% delle scuole del centro-nord, ma mediamente solo in una scuola su quattro del sud e delle isole.

Un miliardo per la sicurezza delle superiori

Legambiente sollecita gli investimenti delle risorse del Recovery Plan: l’ultima versione prevede per l’edilizia scolastica 6,8 miliardi di euro. Ma il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi assicura:«Noi non aspettiamo il Recovery Plan, siamo in grado di agire subito con le risorse di questo ministero, oggi firmo un decreto per assegnare a province e città metropolitane 1 miliardo e 125 milioni di euro per la messa in sicurezza delle scuole superiori». Le risorse - ha spiegato lo stesso Bianchi - erano state predisposte dai ministri precedenti, «noi stiamo dando un’accelerata» perché «si possa dire che nelle scuole italiane, e specialmente al Sud, stiamo andando a scuola in sicurezza».