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Secolo XIX-Liceali per amore o per riforma

Liceali per amore o per riforma SCUOLA Nonostante la legge Moratti abbia abolito la preiscrizione, gli istituti superiori provano a contare gli studenti Cala la scelta dei corsi professionali, Ragi...

08/02/2006
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Il Secolo XIX

Liceali per amore o per riforma
SCUOLA Nonostante la legge Moratti abbia abolito la preiscrizione, gli istituti superiori provano a contare gli studenti
Cala la scelta dei corsi professionali, Ragioneria la più penalizzata
Alessandria Le scuole scalpitano, gli uffici amministrativi cercano di cavarsela, gli studenti sembrano avere le idee chiare, almeno in fatto di scelta della scuola superiore da frequentare dopo la licenza media. Su tutti, la riforma Moratti che, tra applausi e denigrazioni, rende la vita difficile ai dirigenti e anche alle famiglie. I primi, infatti, fanno i conti a spanne con il numero dei nuovi iscritti alle prime classi poichè la riforma del ministro Moratti ha cancellato l'obbligo delle pre iscrizioni. "Sono orientamenti quelli che raccolgono le scuole, ma è massima - conferma l'assessore all'istruzione della Provincia Massimo Barbadoro - la libertà degli alunni di cambiare scelta all'atto dell'iscrizione ufficiale". Nessuna famiglia, e tanto meno lo studente, è da quest'anno obbligata a far pervenire alla scuola in cui sta frequentando la terza media, la lettera contenente l'indicazione della scuola prescelta. "La legge - asserisce Barbadoro - non lo prevede più, anzi .."
Dall'altra parte, invece, si consuma l'incertezza sulla definizione degli istituti tecnici professionali tanto che i genitori, sempre più spesso, spingono i figli sulla via dei licei più chiarimenti identificati dalla rivoluzione ministeriale. "Vero, è un dato nazionale e non solo locale. Cresce il numero di studenti che si indirizza verso lo scientifico, il classico o verso i nuovi licei tecnici". Dall'osservatorio provinciale l'assessore conferma non prima di aver ribadito il problema collegato al nuovo andazzo: "Il mondo del lavoro chiede figure professionali tecniche, le scuole ne licenziano sempre meno".
Ovada ne è un esempio. Il liceo scientifico fa il pieno, aumenta le pre iscrizioni (sempre a livello teorico) quello psico-pedagogico, calano gli studenti che intendono frequentare il corso per ragionieri. E sono un centinaio i ragazzi acquesi che si vorrebbero dividersi fra liceo classico e scientifico su un totale di 392. Gli altri hanno privilegiato la scuola professionale alberghiera che prepara cuochi, barman e camerieri qualificati, e il corso di studi per perito elettronico. Fanalino di coda la scuola per ragionieri, che vede calare gli studenti pur offrendo un tipo di diploma che il mercato lavorativo sta cercando. Non dissimile la situazione di Novi, dove si impone la scelta dei licei ed è in calo quella della ragioneria.
"Quello delle scuole professionali è un grosso problema, ne stiamo discutendo in Regione per trovare una soluzione che chiarisca alcuni punti farraginosi della riforma". Chiarire se diventeranno scuole regionali oppure no, come saranno organizzati i corsi nelle diversi specialità non pare però fatto imminente. Per questo la Provincia sta lavorando di concerto con il Centro servizi amministrativi dell'ex provveditorato di Alessandria per raccogliere dati indispensabili alla programmazione delle scuole superiori. "Dovremo - ha spiegato l'assessore Barbadoro - usare i dati dell'anno scorso e solo su questi lavorare".