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Secolo XIX-No della Provincia ai corsi sperimentali

La polemica No della Provincia ai corsi sperimentali Scontro aperto sui corsi sperimentali nelle superiori tra la Provincia di Genova e il ministero dell'Istruzione guidato da Letizia Mor...

04/02/2006
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Il Secolo XIX

La polemica No della Provincia ai corsi sperimentali

Scontro aperto sui corsi sperimentali nelle superiori tra la Provincia di Genova e il ministero dell'Istruzione guidato da Letizia Moratti. Nel tentativo di blindare la riforma, prima delle elezioni, ieri il ministero ha diramato a tutte le direzioni regionali il decreto riguardante la sperimentazione delle superiori, senza osservare le indicazioni di un accordo Stato - Regioni che risale a qualche mese fa, per il quale rimaneva in stallo qualsiasi novità nelle scuole. Il decreto dice che i licei, già dal prossimo anno, possono dare il via alla sperimentazione, creando otto tipi di indirizzi "alternativi" fra cui il musicale-coreutico, l'economico turistico e via dicendo.
È una proposta assolutamente facoltativa, che i licei possono adottare come no. Non mette in campo alcuna risorsa e secondo i dirigenti scolastici dei licei cittadini rimarrà probabilmente lettera morta così come è successo per altri pezzi della riforma. Alcuni citano la materna: la Moratti voleva aprire le strutture di accoglienza ai bambini di due anni e mezzo, ma senza insegnanti, spazi, arredi, un progetto educativo non si è passati dall'idea all'azione. Tornando ai decreti sperimentali per i licei. Ieri il provveditore Sara Pagano sottolineava che in realtà dal decreto si evince che nessun ente locale deve essere interpellato, che spetta alla Direzione regionale dell'istruzione fare un piano nel caso la scuola lo richieda, ma che risorse aggiuntive non ci saranno. Ricordando che la Finanziaria ha tagliato a Genova come altrove il 40 per cento del finanziamento per il 2006: una batosta.
Immediata la reazione dell'assessore provinciale all'Istruzione Eugenio Massolo, che ha inviato una lettera ufficiale al ministero dell'Istruzione e alla Direzione regionale scolastica. "La Provincia di Genova non intende autorizzare, né sostenere, né riconoscere eventuali proposte di sperimentazione di nuovi ordinamenti per il prossimo anno scolastico nelle scuole superiori, a partire dai corsi liceali annunciati in alcuni istituti tecnici". Secondo la Provincia, "è quantomeno inopportuno" che possano essere avviate sperimentazioni su iniziativa delle singole istituzioni scolastiche dal prossimo settembre perché: "non sono ancora state emanate disposizioni dalla Regione Liguria in merito al Piano dell'Offerta Formativa Regionale; non sono stati attivati contatti con la Provincia di Genova, competente nell'autorizzare l'apertura di nuovi indirizzi".