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Secolo XIX-Ritorna la pagella a pagamento

Ritorna la pagella a pagamento SCUOLA I tagli del governo costringono gli istituti elementari a rispolverare una consuetudine degli anni '50 Dal prossimo anno i costi dovranno essere coperti da...

30/01/2005
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Il Secolo XIX

Ritorna la pagella a pagamento
SCUOLA I tagli del governo costringono gli istituti elementari a rispolverare una consuetudine degli anni '50
Dal prossimo anno i costi dovranno essere coperti dalle famiglie
"P er quest'anno lo abbiamo evitato, grazie al sostegno del Comune, ma presto ritorneremo a far pagare la pagella: e le cartelline di custodia del "portfolio", il fascicolo con i giudizi sui ragazzi, e il cartoncino per costruirlo. Un balzo indietro agli anni Cinquanta, quando ogni bambino doveva portare le sue 25 lire per avere la scheda di valutazione in carta verde-azzurra. Solo che stavolta si pagheranno diversi euro...".
Guglielmo De Mattei, decano dei dirigenti scolastici spezzini, quegli anni se li ricorda bene: da 43, è nel mondo della scuola, e da 26 è direttore didattico. In questa veste, ha coordinato nelle ultime settimane i tanti incontri che i dirigenti spezzini hanno fatto con il Comune, e il Csa, nel tentativo di uscire dalla giungla del fai da te.
"Abbiamo lavorato tre mesi, a Spezia - spiega - per cercare di concordare fin dove possibile una linea univoca, in base ai modelli di scheda di valutazione previsti dalla riforma. Ci siamo attivati per decidere una veste tipografica. E abbiamo trovato nel Comune un aiuto: le scuole elementari hanno acquistato la carta, l'amministrazione ci ha consentito di stamparle presso la sua tipografia. Ci ha dato anche qualcosa, per aiutarci ad acquistare le copertine che servono a confezionare i portfolio: ma ci ha anche detto che questo è stato un sacrificio straordinario, per quest'anno e basta".
De Mattei, al VI circolo, ha oltre un migliaio di allievi, fra materna ed elementare: "Una cartellina per il portfolio costa due euro - spiega - il conto è facile. Già facciamo portare ai ragazzi la carta da fotocopie, e il materiale minimo per l'igiene personale. Già facciamo pagare la mensa, e il trasporto. Già chiediamo euro per l'assicurazione, che teoricamente dovrebbe risultare finanziata dalla Regione, ma di fatto non lo è. Ora, saremo costretti a chiedere soldi anche per le pagelle. Personalmente, credo che una scuola dell'obbligo non dovrebbe gravare così tanto sulle famiglie, e ritengo pesanti queste smagliature nel sistema scolastico".
La stamperia che opera per il Comune, sta producendo centinaia di copie delle pagelle per i circoli didattici spezzini. Le medie, hanno messo mano al portafogli, e si sono attivate con programmi di software per il computer, stampanti, e pacchi di cartoncino.
"Già oggi, per la sola assicurazione, abbiamo oltre sette famiglie su cento che non ce la fanno a pagare - sottolinea De Mattei - abbiamo un aumento dei casi di disagio e difficoltà. Tutto quello che va nel senso di aumentare le divisioni non aiuta le scuole pubbliche nel già difficile impegno di integrazione. E' il caso delle ore pomeridiane che il governo ha tagliato. Fino ad un anno fa le garantivamo con insegnanti di ruolo: quest'anno, abbiamo tolto i rientri il giovedì e venerdì. Se vorremo ripristinarli, per rimediare saremo costretti a chiedere soldi alle famiglie. Con che coraggio?".

S.C.
30/01/2005