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Secolo XIX: Scuola: Corteo contro riforma Fioroni

PER DUE ORE studenti di una decina di scuole superiori genovesi hanno manifestato nelle strade cittadine contro la riforma Fioroni bloccando il traffico

11/10/2007
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Il Secolo XIX

PER DUE ORE studenti di una decina di scuole superiori genovesi hanno manifestato nelle strade cittadine contro la riforma Fioroni bloccando il traffico, già congestionato per l'affluenza dei visitatori al Salone Nautico di Genova. «Non ci va di essere rimandati a settembre», ha spiegato uno degli studenti. La manifestazione contro il ritorno degli esami di riparazione, prevista per domani e convocata spontaneamente per stamani, ha attraversato mezza città con forti disagi al traffico. Gli studenti da Brignole sono arrivati a piazza De Ferrari, poi sono andati al Provveditorato in via Assarotti, dove una delegazione è stata ricevuta dal provveditore, quindi si sono diretti a Caricamento e poi in via Garibaldi. Oltre al Nautico hanno aderito al corteo gli studenti del Gobetti, del Majorana e del Firpo.
E per la manifestazione di domani che è l'espressione genovese di una mobilitazione proclamata a livello nazionale si prevede la partenza del corteo alle 9 da piazza Verdi in zona Brignole.
I temi della protesta non solo il ritorno degli esami di riparazione volutoda Fioroni, («e il conseguente ritorno delle ripetizioni a pagamento tenute da privati» commentano gli studenti) ma anche la scarsità degli investimenti sulla scuola e l'università«a fronte di un aumento di fondi alle private».
E ancora: «Chiederemo nuovamente al ministro una legge nazionale sul diritto allo studio che dia uguali possibilità di acesso alla cultura a tutti, che comprenda una carta studenti per l'accesso agevolato ai prodotti culturali di tutti i tipi, un sistema di comodato d'uso die libri di testo, maggiori fondi per le borse di studio». La manifestazione genovese organizzata dall'Unione Studenti ma con l'adesione di varie sigle ha come slogan "Contiamo di più all'interno delle nostre scuole" chiedendo quindi una riforma degli organi collegiali che incentivi la partecipazione studentesca e che faccia «degli studenti stessi i veri protagonisti all'interno di un dibattito che li riguarda in prima persona».
D. B.