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Secolo XIX-"Se la manovra non sarà cambiata addio alla formazione professionale"

La PROVINCIA "Se la manovra non sarà cambiata addio alla formazione professionale" L'allarme arriva dal gruppo Ds a Palazzo Doria Spinola, durante un convegno pubblico, organizzato dal p...

14/11/2005
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Il Secolo XIX

La PROVINCIA "Se la manovra non sarà cambiata addio alla formazione professionale"

L'allarme arriva dal gruppo Ds a Palazzo Doria Spinola, durante un convegno pubblico, organizzato dal partito, sul ruolo insostituibile della Provincia (erano presenti molti sindaci; alle prese con identici problemi, ma per altre voci).
"Se la legge Finanziaria così come ci è stata presentata non verrà modificata, o non ci saranno deroghe - dice Franco Oliveri, capogruppo dei Ds a Palazzo Doria Spinola - la Provincia rischia di non potere spendere i soldi che gli arrivano, anche quelli erogati dall'Unione europea. E se non può spendere quei soldi, non ci sono altre risorse per finanziare i corsi di formazione professionale".
Entra nel dettaglio l'assessore della Provincia al Bilancio Arnaldo Monteverde.
"Per organizzare i corsi di Formazione professionale - spiega - la Provincia riceve quarantacinque milioni di euro, dall'Unione europea. Il problema è che la Finanziaria per il 2006 consente soltanto di spenderne la metà, anche in questi casi. Di fatto, cioè abbiamo la possibilità di usare ventitrè milioni di euro, gli altri torneranno all'Unione europea. Il provvedimento non approfondisce da dove arrivano i soldi e qual è la loro funzione finale. La legge non risponde, o meglio non si pone questi quesiti, ma impone di spendere soltanto il cinquanta per cento, perché gli enti locali devono stringere la cinghia"
Eugenio Massolo, assessore alla Formazione Professionale, snocciola dati e numeri e spiega che cosa potrebbe accadere, se la situazione attuale non venisse modificata.
"Con gli stanziamenti dell'Unione europea, vengono organizzati circa quaranta corsi, per un migliaio di giovani. I corsi sono curati da un centinaio di docenti. Se non ci saranno deroghe alla Finanziaria, non potremo organizzare queste lezioni. Non abbiamo altre risorse di quell'entità. Tra l'altro, sono iniziative a favore delle fasce più deboli. Organizziamo corsi professionali per handicappati, giovani con problemi familiari e difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. Nei casi meno difficili, riportiamo sui banchi o comunque in classe ragazzi con esperienze negative in altri tipi di scuola tradizionale (bocciature ripetute in licei o altri istituti superiori). E tutti, o quasi, oltre a vincere l'emarginazionae, raggiungono la meta di un lavoro. Si può anche obiettare, metà soldi da spendere, metà corsi. A parte i problemi legati ai traumi degli esclusi, non è così semplice organizzare comunque un corso, mettere assieme una base, per un'iniziativa a metà".
Sottolinea ancora Franco Oliveri "Chi ha varato una finanziaria con queste indicazioni, evidentemente non ha capito il danno provocato da una simile condizione. Se nel 2006, la legge obbligerà la Provincia a spendere la metà dei 45 milioni di euro erogati dall'Unione europea, nel 2007, l'Unione europea ridurrà del 50 per cento il suo contributo. E, in futuro, sarà sempre così. Non potremo mai più organizzare corsi di formazione professionale rivolti come abbiamo fatto negli anni scorsi e per il 2005".