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Sospese le gite, non l'alternanza

Nuovo dpcm, intesa raggiunta con Salute e Cultura sulle disposizioni per la scuola

13/10/2020
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ItaliaOggi

Alessandra Ricciardi

È stata una delle misure dei mesi caldi dell'epidemia, prima che scattasse il lockdown. Ora ci risiamo. Le gite scolastiche e tutte le attività extra scolastiche, e dunque laboratori presso musei piuttosto che visite per gemellaggi con istituti di altre città, sono sospese. Fino a nuove indicazioni. È quanto prevede il dpcm che ieri sera è stato licenziato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, dopo la conferenza con le regioni e il vertice con i capi delegazione della maggioranza. D'intesa con i ministri della Salute, Roberto Speranza, e della Cultura, Dario Franceschini, la ministra dell'istruzione, Lucia Azzolina, ha previsto che non ci siano uscite extra degli studenti e dei relativi insegnanti.

Fatte salve le attività di alternanza scuola-lavoro, che restano invece (ancora) in piedi. Per molti istituti si tratta di attività solo programmate al momento e non ancora avviate ma che dovrebbero poter essere conciliate con le misure anti Covid visto che si svolgono in piccoli gruppi e presso soggetti (enti privati o pubblici) diversificati. Ad oggi dunque resta obbligatoria la frequenza per un monte nell'ultimo triennio di 90 ore per i licei e di 150 ore per gli istituti tecnici.

Discorso diverso per la mobilità di gruppo degli studenti, verso i luoghi di arte e per attività in genere di tipo culturale, che comportano maggiori rischi e che dunque non si svolgeranno nel perdurare della situazione di incremento dell'indice di contagio in tutte le regioni. Il governatore dell'Emilia, Stefano Bonaccini, nel corso del vertice regioni- Palazzo Chigi ha rappresentato anche la necessità di ricorrere a un'intensificazione della didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori, per alleggerire il peso sui mezzi di trasporto che non sono in grado di rispettare il distanziamento previsto. Un monitoraggio in tal senso è stato affidato ai Trasporti. Ma al momento non pare essere all'orizzonte una misura di confinamento forzato e generalizzato degli studenti delle superiori a casa, misura che non vede il placet dell'Istruzione.

Intanto sul fronte dello sport a scuola, è attesa una nota congiunta della Azzolina con il ministro dello sport Vincenzo Spadafora: non esiste nessun divieto per le attività sportive scolastiche, purché si rispettino i parametri di distanziamento e siano garantite le misure di igienizzazione. Una nota che dovrebbe chiarire anche a quali responsabilità vanno incontro i dirigenti scolastici nel caso di affidamento delle palestre per attività sportive pomeridiane postscolastiche a soggetti esterni.

Ieri il ministro Speranza ha inviato la nuova circolare a firma del direttore Giovanni Rezza sulla quarantena per i soggetti Covid o che sono entrati in contatto con un caso Covid, dopo le nuove indicazioni giunte dal Cts. Le nuove misure porteranno a una modifica dei protocolli a scuola, dove si attende anche l'avvio su vasta scala dei test rapidi per le classi in cui ci sia stato un caso sospetto o accertato Covid.

La quarantena per le persone che sono state a contatto con soggetti infetti è di 14 giorni dall'ultima esposizione oppure di 10 giorni con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno. Per chi si è ammalato invece si prevedono 10 giorni se asintomatico, 10 giorni di cui almeno 3 senza sintomi se sintomatico e 21 giorni per i positivi a lungo termine. In ogni caso, i rispettivi periodi di isolamento si esauriscono solo in caso di test finale negativo. Salta invece il secondo tampone negativo che le precedenti Linee guida prevedevano.


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