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Specializzandi, sulle borse di studio il governo fa dietrofront

Per domani è in programma una manifestazione nazionale a Montecitorio. Ma la risposta della politica alle proteste questa volta non si è fatta attendere

17/04/2012
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Tuttoscuola

 

Per domani è in programma una manifestazione nazionale a Montecitorio. Ma la risposta della politica alle proteste questa volta non si è fatta attendere: con una solidarietà che è venuta da tutti gli schieramenti e soprattutto con lo stralcio, da parte del Governo, della norma che prevedeva una tassazione delle borse di studio per i giovani medici.

Ricordiamo che era esplosa la protesta dei giovani medici specializzandi dopo che nel decreto "Cresci Italia" si erano visti aggiungere un comma che equiparava le borse di studio superiori agli 11.500 euro annui ai redditi da lavoro dipendente, con conseguente imposizione IRPEF. "Ciò - sottolineavano - ridurrebbe di circa 200-300 euro mensili il compenso economico del medico in formazione specialistica, rendendo la borsa al netto delle spese di poco superiore ai 1000 euro".

"Non basta che siano i medici in formazione meno retribuiti dell'Unione Europea - aveva rincarato Federspecializzandi in una lettera al Governo firmata anche da numerose sigle mediche sindacali - che debbano pagarsi le spese professionali con la propria borsa di studio come acquisto di libri, iscrizioni a congressi, stage all'estero, quelle universitarie (2000 euro di tasse annue in media), l'iscrizione all'ordine dei medici, la quota previdenziale all'ENPAM, l'assicurazione contro la colpa grave".

"Non basta - soprattutto - che, continuando comunque ad essere considerati dalla legge come studenti, con la loro attività permettano lo svolgimento della gran parte delle attività dei Policlinici Universitari".

Nella lettera si chiedeva ai ministri competenti "una richiesta di appoggio nell'abrogazione del comma approvato al Senato, non ritenendo accettabile l'applicazione dell'IRPEF a chi è destinatario di una borsa di studio".

E anche oggi le proteste si erano susseguite in tutta Italia. "Nel balzello - avevano fatto notare i medici in Formazione Specialistica dell'Università La Sapienza di Roma - ci sono anche i contratti di formazione medica specialistica equiparati alle borse di studio nonché gli assegni di studio erogati dalle regioni, 'tutti importi attualmente esentati a norma della legge 476 del 13 agosto 1984'”.

Adesso dunque lo stralcio, per la soddisfazione di tutti.