ROMA - In questi giorni, in seguito al dramma di Parigi, si sono susseguite moltissime dichiarazione vergognose di esponenti della destra xenofoba e islamofoba. In particolare l’assessore all’istruzione Veneto Donazzan ha inviato una lettera a tutti i presidi in cui esplica le sue idee sull’integrazione.
“ Nella lettera inviata dall’assessore Donazzan si leggono paragrafi assurdi come questo: condannando fermamente senza se è senza ma, senza alibi ideologici o assoluzioni autoconsolatorie quanto accaduto ed una cultura che predica l’odio verso la nostra di cultura, la nostra mentalità, il nostro stile di vita fino ad arrivare all’estremo gesto terroristico”- dichiara Danilo Lampis Coordinatore dell’Unione degli Studenti “ insomma si parla di condannare non solo il gesto in se ma ma anche la cultura per intero senza distinzioni di fatto.”
“Riteniamo che la scuola debba essere un luogo laico di confronto, l’educazione dovrebbe essere multiculturale ed interculturale, ma per farlo è necessaria una rottura con quel modello di scuola escludente ed etnocentrico che oggi caratterizza i nostri programmi didattici.” – continua Lampis “Non possiamo che contrastare il modello proposto dalla Donazzan, ovvero “un’educazione collettiva” che mira a far crescere l’odio verso chi crede in un’altra religione o è semplicemente di una cultura diversa dalla propria. L’educazione collettiva di cui abbiamo realmente bisogno è quella capace di rispondere con la valorizzazione positiva della diversità all’odio xenofobo che sta emergendo in Europa, a causa anche delle provocazioni di certi soggetti come l’assessore in questione.”
“ Chiediamo pertanto che il Miur prenda una posizione di forte condanna a fronte di questo atto” conclude l’Unione degli Studenti “perché riteniamo inaccettabile che le nostre scuole siano foriere di una cultura razzista, islamofoba ed escludente. Le nostre scuole dovrebbero essere un luogo in cui i ragazzi vengono educati al rispetto, in cui non si insegna fin dal principio ad odiare il diverso ma bensì a rispettare le diversità.”