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Sui banchi di scuola il primo settembre Rebus sulle attività di recupero

Il dispositivo non spiega se l'integrazione e recupero nelle prime classi sarà a carico della scuola di provenienza degli alunni o della scuola di arrivo.

07/04/2020
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ItaliaOggi

Carlo Forte

Il primo giorno di scuola del prossimo anno scolastico sarà il 1° settembre. Lo prevede il comma 2, dell'articolo 1, del decreto-legge approvato il governo domenica scorsa. L'anticipo del rientro a scuola sarà disposto con un'ordinanza dalla ministra dell'istruzione, Lucia Azzolina, se sarà necessario integrare o recuperare gli apprendimenti relativi al corrente anno scolastico. E si tratterà di attività scolastica ordinaria che si aggiungerà a quella che i docenti stanno già effettuando sotto forma di didattica a distanza.

Le attività integrative e di recupero dovranno tenere conto delle necessità specifiche delle classi prime e intermedie di tutti i cicli di istruzione, avendo come riferimento il raggiungimento delle competenze elencate nelle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, alle Indicazioni nazionali per i licei e alle linee guida per gli istituti tecnici e professionali.

Il dispositivo non spiega se l'integrazione e recupero nelle prime classi sarà a carico della scuola di provenienza degli alunni o della scuola di arrivo. Per esempio, se gli alunni delle prime classi delle secondarie di I grado faranno il recupero con le maestre o con i professori


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