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"Sul nuovo caso pensioni nessun giudizio del Tesoro mancavano le coperture"

Enrico Morando, vice ministro dell'economia

06/08/2014
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la Repubblica

TOMMASO CIRIACO ROMA. Il Ministero dell'Economia ha cercato il braccio di ferro con il Parlamento, accusa il presidente della commissione Bilancio di Montecitorio Francesco Boccia. «Senta replica il viceministro all'Economia Enrico Morando -il governo ha solo preso atto che non c'erano le coperture!».

Accusano il Mef di aver ignorato il giudizio del Parlamento. Argomenti pesanti, viceministro. «Io non c'entro nulla, Boccia avrà parlato di qualcun altro. Non è una vicenda di cui mi sono occupato».

Scusi, ma non ha seguito lei il provvedimento? E comunque se la prende con il ministero dell'Economia. «Allora le dico che il testo è stato oggetto di una verifica da parte della Ragioneria generale dello Stato. Questo accade sempre, nel momento in cui un ddl è in una Camera. E si fa un aggiustamento della relazione tecnica quando vengono approvate modifiche. Non si tratta di un giudizio politico, ma tecnico. Non c'entra nulla il ministero dell'Economia. In questo caso su quattro norme sono state rilevate coperture carenti, scorrette oppure addirittura assenti».

E a quel punto il governo ha scelto di intervenire. «Il governo non può consentire che si ignorino le indicazioni tecniche, ed è intervenuto».

 Insomma, nessun caso? «Nessuna iniziativa politica, né guerra o battaglia. Nulla. E in questo caso su "quota 96" come in ogni suo intervento-la ragioneria si è ben guardata dal fare osservazioni di opportunità politica. Quelle spettano al ministro».

Boccia parla di un problema politico. «Rispetto le opinioni di tutti, ma per ribattere alle argomentazioni dei tecnici per tabulas ci vogliono argomentazioni tecniche, non di altra natura».

Eppure sostiene che c'è dietro la manina dell'austerity, chele Camere sono state ignorate dal Mef e che... "

Senta, nessuno si esalti troppo per le argomentazioni di Boccia...".

Sono le parole del Presidente di commissione del Pd, viceministro. «Ecco, le completo il ragionamento: il Parlamento può decidere di fare le spese che ritiene e, naturalmente, è sovrano. Ci mancherebbe altro. La Costituzione dice che se si delibera una spesacivoglionole coperture. Noi abbiamo solo preso atto che non c'erano e siamo intervenuti».

Ora pensa che riuscirete a risolvere il problema in tempo utile, quindi entro agosto? «Questo non sono in grado di dirlo. Quello che posso dirle è che sono necessarie le coperture e andranno trovate».