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Tagli alle scuole, Fracassi (Flc Cgil) all’attacco: “Impugneremo il decreto attuativo”

20/06/2023
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OrizzonteScuola

La Flc Cgil è in netta opposizione al piano di ridimensionamento della rete scolastica, che il Ministro dell’Istruzione Valditara ha intenzione di attuare a partire dall’anno scolastico 2024-2025. Se il governo procederà con i tagli al numero delle scuole, la Flc Cgil minaccia di intervenire legalmente per impugnare il decreto attuativo.

Queste sono le parole di Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil, in riferimento alle modifiche proposte durante l’incontro al MIM sulla rete scolastica.

Il piano prevede che le attuali 8.007 istituzioni scolastiche diminuiscano a 7309 entro il termine del prossimo triennio, attraverso accorpamenti e suddivisioni. Questo significa che l’8,8% delle sedi attuali, pari a 698 unità di direzione amministrativa, verranno soppresse.

Di conseguenza, si prevede un aumento della complessità organizzativa, un aumento del numero di sedi e comuni coinvolti e probabili difficoltà nella gestione dell’offerta formativa. Queste difficoltà saranno particolarmente evidenti nelle regioni del sud, con tagli che raggiungono il 16% in Campania, 18% in Sardegna e 22% in Calabria.

Fracassi contesta l’idea che questa riduzione sia collegata all’implementazione del PNRR, sostenendo che si tratta invece di un atto ostile nei confronti della scuola.

Secondo Fracassi, le autorità territoriali temono una diminuzione della qualità dell’istruzione, soprattutto nelle zone con maggior disagio sociale e lavorativo. Queste preoccupazioni sono state espresse in seguito al fatto che il piano di dimensionamento è stato definito unilateralmente dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero dell’Economia, senza l’accordo preventivo della conferenza unificata.