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Tecnica della scuola: Brunetta e Gelmini uccidono la dignità migliaia di precari della scuola

Docente disabile di 32 anni:

22/07/2008
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La Tecnica della Scuola

Gentile Redazione,

mi chiamo Mauro Vallone sono un docente precario di 32 anni, abilitato sulla classe di concorso A037 Storia e Filosofia, affetto sin dalla nascita da una paresi spastica a tutta la parte destra del corpo, che con gli anni diventa degenerativa.
Infatti, già ho perso definitivamente l’udito all’orecchio destro, ed sto per perdere anche la vista all’occhio destro in modo completo.
Purtroppo a causa di questa grave handicap non posso prendere la patente, e i miei spostamenti sono possibili solo grazie ai miei genitori e a mio fratello.
Per un anno ho frequentato il corso speciale abilitante ai sensi del DM. 85/05 conseguendo l’abilitazione all’insegnamento, dopo le grandi fatiche ad entrare ed a scendere dal treno. Grazie ad una collega che mi ha assistito in quell’anno ho potuto frequentare il corso. Adesso, quando la serenità sembrava accarezzarmi dolcemente attraverso il tanto sospirato scioglimento della riserva, il Ministro Brunetta e il Ministro Gelmini stanno gettando la mia vita nella disperazione.
Credetemi non riesco più a dormire, pensando a quale mostro stanno partorendo questi signori.
Il primo non sa che ho bisogno della fisioterapia altrimenti i miei arti superiori e inferiori si atrofizzano per sempre, perché se non compio esercizi fisioterapici si immobilizzano. La natura già mi ha colpito duramente, non ho mai potuto giocare come gli altri bambini, mai ho potuto correre, mai svolgere atti di normalità quotidiana, eppure nonostante tutto ho sempre cercato di nutrire una gran voglia di vivere.
Nella mia provincia nella classe di concorso cui appartengo siamo solo in due con gravi problemi di salute, entrambi inchiodati alla croce delle nostre patologie. E come se non bastasse ci viene negato il ruolo, che per lei visti gli anni sta assumendo una forma scandalosa. Davanti a questa realtà, che è ben più grande di semplici numeri da statistiche, a vedere i provvedimenti di Brunetta viene da vomitare. Non solo stiamo crocefissi al legno delle nostre infermità adesso veniamo anche penalizzati come sofferenti.
Le medicine, le cure, la fisioterapia, dobbiamo pagarla di tasca nostra perché se aspettassimo lo Stato, moriremmo di fame e senza alcuna assistenza.
I miei Genitori sono molto anziani, di cui uno iperteso e l’altra diabetica, non potranno assistermi in eterno.
Non auguro all’on. Brunetta di vivere la nostra, la mia condizione di precario da 7 anni oppure 20 come la collega nell’assoluta incertezza, ed ora pure con la decurtazione dello stipendio per motivi di salute.
Per non parlare di cosa voglia dire per un disabile, come me spostarsi per decine di chilometri per raggiungere la scuola in cui si è nominati. Cosa ne possono sapere Brunetta e Gelmini, considerati i loro lauti stipendi, di chi lavora e con grande fatica sopravvive.
A questa gente non interessa la qualità della scuola, né l’efficienza della pubblica amministrazione, ma solo che ci siano meno esseri pensanti gli alunni futuri cittadini di domani, e più poveri appesi al loro guinzaglio, da tenere sotto controllo.
Il triste spettacolo che si va consumando ai danni di migliaia di precari della scuola, con l’accorpamento delle classi dovuto all’innalzamento del numero di discenti per classe, imbottigliati in strutture, somiglianti più a carceri che a istituti dove si formano persone umane, cittadini del futuro. Dove ridurre il numero delle ore d’insegnamento invece di incrementarle, vuol dire semplicemente far crescere i nostri ragazzi e le nostre ragazze nell’oscurità dell’ignoranza, incapaci di maturare una personalità che dia la possibilità di fargli affrontare le situazioni della vita. Il piano di stabilizzazione dei precari della scuola, dove è finito? E i sindacati dove sono? E l’opposizione dov’è?
Ci sono migliaia e migliaia di posti vacanti mai assegnati, Credetemi in tanti anni di lotta mai ho sperimentato tanta indifferenza verso i precari della scuola come con questo governo.
Mai ho visto questo accanimento verso migliaia di padri e madri di famiglia. La cosa più vomitevole è l’atto di questo governo che intende far fare la cura dimagrante alla scuola. Mentre sono loro a dover dimagrire visti gli sprechi che fanno. Visto che vanno in parlamento tre volte la settimana per prendere una barca di soldi. Vorrei vedere quante volte loro vanno nei loro uffici, o quante volte l’on. della funzione pubblica si recava a fare il professore universitario.
Non possono neppure immaginare quante lacrime hanno bagnato il mio viso, nell’attesa di un ruolo che sembra non arrivare mai.
Prima di concludere vorrei solo dire con le lacrime che mi sono rimaste, di poter vedere il ruolo, perché sento tutto il peso della lotta che mi schiaccia. . Chiedo alla redazione di pubblicare la mia lettera, prima che il flebile vagito della mia speranza possa naufragare sugli scogli di chi mi sta togliendo il pane per vivere.

Cordiali saluti Mauro Vallone disabile disperato