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Tecnica della scuola: Gelmini sicura sull’anno che verrà: ci porterà la riforma delle superiori

Ministro certo che l’approdo in Conferenza unificata sblocchi la situazione di stallo. E non importa se una parte delle Regioni, come ha già fatto la Toscana, non si dichiarerà d’accordo sul provvedimento. Poi gli annunci sulla vita privata: nel 2010 mi sposo e pubblicherò una raccolta di favole sulle tradizioni regionali.

28/10/2009
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La Tecnica della Scuola

di A.G.

Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, non ha dubbi: la riforma delle superiori prenderà il via già a partire dal prossimo anno scolastico. Lo ha detto, a Roma a margine di una registrazione di una puntata del Maurizio Costanzo Show, rispondendo alle risposte del cronista che le chiedeva lumi sull’approvazione definitiva di un testo che con il passare delle settimane rischia di non avere più margini di attuazione.Il Ministro è apparso molto sicuro di sé: " giovedì 29 ottobre il testo di riforma - ha detto il responsabile dell'Istruzione – approderà finalmente in Conferenza unificata Stato-Regioni, che darà il suo parere". Anche se è probabile che il giudizio della maggioranza delle Regioni non sia del tutto favorevole, il Ministro sa bene che i rilievi delle Regioni non saranno vincolanti per l’esito finale del provvedimento di riforma. " In ogni caso un parere dovrà arrivare e questo è l’importante", ha tagliato corto la stessa Gelmini. " E presto (entro novembre ndr) lo faranno anche le Commissioni parlamentari che stanno esaminando il testo”. A quel punto mancherebbe solo l’ok del Consiglio di Stato e la firma del Capo dello Stato: due provvedimenti dall’esito praticamente scontato. Tanto che il responsabile del Miur si lascia andare ad un’espressione eloquente: " sì, la riforma - ha detto convinto il Ministro - partirà nel 2010".Non è comunque del tutto scontato che la Conferenza unificata riesca ad esprimersi con modalità rapide: il blocco dei lavori di circa tre mesi ha infatti accumulato gli argomenti da affrontare. Tanto che giovedì 29 saranno oltre 60 i temi all’ordine de giorno. Per la scuola al primo posto vi sarà, ovviamente, la questione delle sezioni “primavera”, poi, appunto, la riforma delle superiori. Ma anche il dimensionamento delle sedi, il regolamento per le scuole per adulti, il monitoraggio e valutazione sui punti di erogazione del servizio scolastico, la designazione di rappresentanti per il comitato di alternanza scuola-lavoro.Rispetto alle tante novità normative che il Governo si appresta ad introdurre, il ministro ha detto, durante la registrazione della puntata, che andrà in onda il 1° novembre, di tenere particolarmente non solo ai nuovi licei, ma anche alla riforma dell'istruzione tecnica e professionale: " Alcune Regioni - ha spiegato Gelmini - risultano del tutto carenti rispetto a questo tipo di istituti. La scuola è stata per troppo tempo autoreferenziale". Poi, riferendosi probabilmente alla facoltà delle Regioni di predisporre un piano formativo con una buona parte del curricola degli studenti deciso su base locale, ha sottolineato come sia ormai giunto il" tempo di introdurre delle novità che superino il centralismo burocratico che penalizza la scuola italiana".

Il responsabile dell'istruzione ha anche spiegato che la riforma della scuola secondaria superiore servirà a valorizzare il valore legale dei titoli di studio: " troppe volte - ha sottolineato Gelmini - il diploma e una laurea sono pezzi di carta che risultano poi poco spendibili".Ad una domanda di Alfonso Signorini, direttore della rivista settimanale 'Chi', che ha definito " vergognosa la mancanza di cultura musicale della scuola italiana", il ministro ha detto che la riforma delle superiori introdurrà " una sperimentazione del liceo musicale" che servirà anche a colmare questa lacuna. " Proprio attraverso l'introduzione dei licei musicali ricostruiremo - ha specificato - un continuum di formazione musicale attraverso l'attivazione di un percorso che va dalla scuola superiore al conservatorio".

Di fronte alle insistenti domande di Maurizio Costanzo, la Gelmini si è poi lasciata andare ad alcune confidenze sulla propria vita privata: " Sì è vero, mi sposo nel 2010, c'è questa volontà". E poi ha anche annunciato che, sempre l’anno prossimo, pubblicherà una raccolta di favole: " Si tratta di fiabe già esistenti - ha spiegato Gelmini - derivanti dalle varie favole delle tradizioni regionali. Questo libro servirà a migliorare il rapporto che hanno i genitori con i propri figli: oggi i nostri ragazzi sono presi da tante attività stimolanti, sia scolastiche sia extrascolastiche; le famiglie è bene che recuperino delle modalità ed il libro sarà uno strumento utile affinché non vadano perdute". Il ricavato del libro andrà in beneficienza


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