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Tecnica della scuola: Mobilitazione per la scuola pubblica

Una mobilitazione nazionale il cui slogan è “modificare la Finanziaria per sostenere la scuola pubblica”.

06/12/2007
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La Tecnica della Scuola

di A.T.

Mentre la nuova legge finanziaria, approvata lo scorso 15 novembre dall’Aula del Senato, è al vaglio della Camera dei deputati, Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola hanno indetto, per giovedì 6 dicembre, una mobilitazione nazionale il cui slogan è “modificare la Finanziaria per sostenere la scuola pubblica”.
Per i sindacati confederali occorre modificare la Finanziaria in modo da garantire il rinnovo contrattuale per il biennio 2008-2009, il riconoscimento del lavoro sempre più complesso nella scuola, maggiori investimenti per la scuola pubblica.
Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola lamentano che “il Governo, dopo lo sciopero e la manifestazione nazionale del 27 ottobre, non ha dato alcuna risposta”.
Per tale motivo il 6 dicembre, nelle varie province, delegazioni di lavoratori della scuola consegneranno ai prefetti ed ai parlamentari del proprio collegio elettorale un apposito documento per chiedere il loro sostegno alle rivendicazioni avanzate da Cgil, Cisl e Uil. Le organizzazioni sindacali fanno notare che “non sono previsti gli interventi finanziari necessari per una scuola pubblica di qualità” e “continua invece la politica delle riduzioni degli organici che determina ulteriori difficoltà per i lavoratori, non assicura la necessaria qualità dell’offerta formativa ed il concreto esercizio del diritto allo studio”.
Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola invitano il Governo a “rispettare gli impegni assunti, ed al momento disattesi, con la sottoscrizione dell’Intesa sulla conoscenza del giugno scorso” e sottolineano la necessità di “una diversa politica che investa sul futuro e sulla qualità della scuola pubblica con un piano pluriennale di investimenti connesso al Pil”.
I sindacati evidenziano come “alla scuola pubblica statale vengono richiesti sempre maggiori impegni senza i relativi riconoscimenti né scelte conseguenti sul piano degli investimenti economici e delle risorse umane”.