Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Tecnica della Scuola: Sciopero Cgil il 25 giugno

Tecnica della Scuola: Sciopero Cgil il 25 giugno

Lo ha deciso il Comitato direttivo; per la scuola la fermata sarà dell'intera giornata. Prosegue intanto lo sciopero degli scrutini. E per il 18 giugno i precari di Palermo organizzano un curioso "lecca la sarda day"

10/06/2010
Decrease text size Increase text size
La Tecnica della Scuola

di R.P.

Anche la scuola sarà chiamata dalla Cgil a scioperare il prossimo 25 giugno: la decisione è stata presa nella giornata di mercoledì 9 dal Comitato direttivo del sindacato riunitosi proprio per prendere in esame la manovra finanziaria approvata dal Governo e che proprio in questi giorni sta iniziando il proprio iter parlamentare.

Lo sciopero sarà generale e riguarderà quindi tutte le categorie private e pubbliche: nel settore privato l’astensione dal lavoro sarà limitata a 4 ore, mentre per i dipendenti pubblici sarà dell’intera giornata.

La protesta riguarda i punti principali della manovra, dal blocco dei contratti pubblici e degli scatti di anzianità per il personale della scuola fino alla riduzione dei trasferimenti a Regioni e Comuni.

In occasione dello sciopero - annuncia il sindacato di Epifani - si svolgeranno manifestazioni regionali o territoriali.

Intanto il prossimo sabato 12 la Flc scenderà in piazza a Roma per richiamare l’attenzione di tutti sugli effetti della manovra finanziaria nei settori della conoscenza: sarà un’anteprima che farà capire se lo sciopero del 25 avrà qualche possibilità di riuscita nella scuola.

A partire dal 10 giugno prosegue anche lo sciopero degli scrutini proclamato dai sindacati di base e dai Comitati Precari Scuola che in questo periodo sono particolarmente attivi.

A Palermo, per esempio, il CPS sta organizzando per il 18 giugno il “Lecca la sarda day”: la manifestazione richiama una espressione dialettale che, come è facile comprendere, sta ad indicare che nei tempi di magra si è costretti a mangiare poco o nulla.

“In realtà - spiega Maria Pia Labita , maestra precaria, attivissima nel CPS palermitano - la nostra intenzione è quella di coinvolgere tutto il variegato mondo del precariato, anche perché in Sicilia, e a Palermo in particolare, la crisi sta colpendo tutti i settori; la giornata del ‘lecca la sarda’ sarà l’occasione per una riflessione sulle condizioni culturali, sociali ed economiche dell’isola”.

Anche i sindacati sono stati invitati a dare il proprio contributo alla buona riuscita dell’iniziativa, ma, per ora, non sono arrivate né adesioni né risposte.

“Ma noi - conclude Labita - non demordiamo: contiamo di essere in tanti e faremo tutto da noi”.