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Tempo pieno… in Carrozza!

di Pippo Frisone

30/04/2013
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ScuolaOggi

E’ tempo di organici e quello più numeroso della primaria col 30 di aprile volge già alla chiusura.

E’ comunque possibile tirare le prime somme.

Nonostante i roboanti impegni dell’ex Min.Profumo, dell’organico funzionale triennale e dell’organico di rete anche nel prossimo anno scolastico non v’è alcuna traccia !

Il famigerato art.64 della L.133/08 è ancora lì come un macigno a schiacciare la scuola italiana.

I posti sono complessivamente quelli del 2011/12 , non uno in più, non uno di meno.

Si compensa tutt’al più tra le diverse regioni, in base ai flussi dell’andamento della popolazione scolastica, ma da quei numeri non ci si schioda più oramai da un triennio. Nonostante il lieve aumento complessivo degli alunni.

Nella scuola primaria l’abolizione dei moduli, voluta dalla Gelmini, ha determinato un aumento della domanda di tempo pieno anche nelle regioni del centro-sud.

Con gli organici di fatto bloccati, le classi in più a tempo pieno hanno potuto trovare, in quest’ultimo triennio, parziale accoglimento grazie allo smantellamento graduale delle ore eccedenti le attività frontali, destinate per lo più alle compresenze, + 4 per ogni classe.

Il ministero continua a prevedere nelle sue circolari due maestri per ogni classe per coprire il tempo scuola di 40h., mensa compresa. L’abolizione delle compresenze ha di fatto svuotato di ogni significato innovativo il tempo pieno.

Ore, quelle delle compresenze che , sottratte alle classi a TP , dovrebbero nelle intenzioni del Ministro rimanere a disposizione di ogni singolo istituto . Ma qui al danno si aggiunge anche la beffa.

Per dare in questi ultimi anni classi in più a tempo pieno, garantire le 30 ore con la mensa, è dalle compresenze che si è attinto a piene mani.

L’han fatto gli uffici scolastici provinciali ma anche quei dirigenti scolastici che si son visti respingere le richieste di tempo pieno.

Prendiamo l’esempio di Milano e Monza,le province con la più alta densità di tempo pieno. Qui le classi a T.P. previste per il prossimo anno ammonterebbero complessivamente a 7.136, più 75 non autorizzate.

Le ore teoriche ricavabili dalle compresenze, 4h per ogni classe, da trattenere nei singoli istituti dovrebbero essere 28.544.

Le ore effettive di compresenza che nel 2013/14 andranno alle scuole, invece, sono appena 3.000. Come mai ?

Dove son finite 25mila ore, cioè l’equivalente di 1.136 posti ? La risposta è una soltanto: tagliate.

Si, tagliate all’interno della dotazione organica assegnata. Di quelle 7.136 classi a TP( lo scorso anno 7.134) nessuna ha potuto usufruire di tutte le 4h di compresenza. Ogni classe a T.P. , oramai da alcuni anni, riceve sempre meno ore di compresenza di quanto le spettano. Nel prossimo anno scolastico a tutte le nuove prime e seconde classi a TP non viene assegnata dal Provveditorato nemmeno un’ora di compresenza, 40h invece delle 44h spettante.

Alle terze, quarte e quinte, invece , viene assegnata 1 ora soltanto per classe oltre le 40h.

Così facendo e calcolando, alle 7.136 classi a tempo pieno vengono assegnate dalle compresenze 3mila ore invece delle 28.544.

Uno scippo di 25mila ore che, com’era facile prevedere, sta svuotando il tempo pieno, rendendolo definitivamente un contenitore di ore frontali, con sempre meno innovazione.

Nel documento dei saggi si propone di lasciare aperte le scuole al pomeriggio, allungando il tempo scuola per combattere dispersione e abbandono scolastico ? Si vuole partire dal primo ciclo?

La neo-ministra Carrozza sembra fermamente convinta della proposta dei saggi.

E allora coraggio, ministra, uno strumento che ha dato buoni risultati c’è già.

Ridia dignità e risorse al tempo pieno, restituendo tutte le ore di compresenza e garantendo tutte le classi richieste.

Faccia partire finalmente l’organico funzionale triennale e di rete.

Sarebbe già questo un bel segnale, di larghe intese, si, ma con le famiglie