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Tirreno-A rischio le nomine dei tutor

ROSIGNANO. A rischio le nomine dei tutor. E' atteso in giornata di oggi l'invito formale dei sindacati alle sc...

09/09/2004
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Il Tirreno


ROSIGNANO. A rischio le nomine dei tutor. E' atteso in giornata di oggi l'invito formale dei sindacati alle scuole di bloccarle. Perchè la legge 53, meglio conosciuta come riforma Moratti, non è ancora chiara sulle risorse da destinare a queste figure (istituite dall'articolo 7 della riforma, con la funzione di personalizzare, in équipe con gli altri docenti, la personalizzazione dei piani di studio). E' infatti in preparazione un documento specifico, che sarà inviato a tutti i dirigenti scolastici.
Il documento chiarirà la posizione delle varie organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil) di livello provinciale sulla questione, alla luce specie del fatto che sarebbe prossimo a riaprirsi il tavolo di confronto nazionale sulle novità per il personale della scuola. In particolare per quello che riguarda la figura del tutor, per ora formalizzata ma non supportata da un quadro normativo da cui ricavare indicazioni precise su dove e come i singoli plessi potranno reperire risorse economiche adeguate per retribuirla.
Per questo, sottolinea il segretario provinciale di Cgil scuola Renza Bendinelli, "un po' per le minacce arrivate dal ministero, un po' per la mancanza di certezze, alcuni dirigenti hanno comunque nominato i tutor. Il ministro doveva anche decidere sui corsi di aggiornamento. Siamo in un momento in cui regna sovrana la confusione".
Il quadro locale rispecchia infatti il senso di incertezza. Nel primo circolo, i tutor non sono stati ancora nominati proprio per l'assenza di indicazioni precise sulla retribuzione degli stessi. Il dirigente Magazzini, invece, ha interpretato diversamente la legge. "Andremo a individuare una forma interlocutoria che garantisca l'esercizio delle funzioni tutoriali. Si sta delineando una forma di tutoraggio diffusa; quasi tutti gli insegnanti saranno investiti di alcune funzioni". Questo provvedimento, sottolinea ancora Magazzini, coprirà il periodo di attesa, fintanto che la legge non quantificherà la retribuzione del tutor. "Altri aspetti della riforma - conclude il dirigente - restano da definire, e cioè l'introduzione del collaboratore scolastico dei servizi, che consentirà l'entrata di bimbi di due anni e mezzo".