Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Tirreno-Grosseto-Gli insegnanti contro la Moratti "Così non si imparano le lingue"

Tirreno-Grosseto-Gli insegnanti contro la Moratti "Così non si imparano le lingue"

LA PROTESTA Gli insegnanti contro la Moratti "Così non si imparano le lingue" GROSSETO. Gli...

26/02/2004
Decrease text size Increase text size
Il Tirreno

LA PROTESTA
Gli insegnanti contro la Moratti "Così non si imparano le lingue"

GROSSETO. Gli insegnanti di lingua straniera della provincia di Grosseto hanno redatto un dettagliato documento con l'obiettivo di aprire un dibattito pubblico sul problema, definito "grave e socialmente rilevante", aperto dalla riforma scolastico del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti. Su questo argomento, in effetti, fino ad oggi, hanno taciuto tutti i canali di informazione, ad eccezione di quelli ministeriali, ovviamente con una pubblicizzazione della notizia parziale e unilaterale.
"Ci sono varie questioni che sono rimaste aperte e nebulose sulla riforma della scuola - scrivono gli insegnanti- ma una particolarmente importante riguarda proprio un punto di forza della riforma stessa: il potenziamento della lingua inglese e l'introduzione di una seconda lingua europea nella scuola media, quindi l'incremento dello studio delle lingue straniere. L'inserimento dell'inglese in prima elementare è ormai una realtà consolidata in molte scuole e, comunque, il monte ore di lingua inglese previsto, presumibilmente non sarà maggiore di quello attuale. Proprio per questo molte insegnanti della scuola elementare chiedono che venga garantito almeno l'attuale orario, considerando che, in molte realtà, da anni, l'insegnamento della lingua inglese prevede 1 ora in prima e 3 ore dalla seconda fino alla quinta".
Discorso diverso per la scuola media. Qui gli insegnanti non si spiegano perchè l'inglese sarà ridotto ad un'ora e mezzo circa settimanale (54 ore annue) con l'inserimento di una seconda lingua obbligatoria con solo due ore settimanali (66 annue). "Con l'articolazione di orario proposta dalla riforma - aggiungono i prof - gli alunni impareranno poco inglese e poco francese, spagnolo o tedesco, perdendo sia l'opportunità di acquisire quelle competenze essenziali della lingua inglese, ormai utilizzata a livello mondiale per ogni tipo di comunicazione (vedi internet), sia la possibilità di studiare significativamente un'altra". "Come si può pensare - proseguono - che si possa imparare (nel senso di comprendere e usare) due lingue straniere, l'inglese con 54 ore annue e la seconda lingua con 66?". Chi firma il documento è un gruppo di insegnanti grossetani che ha anni di esperienza, aggiornamento e studi personali; insegnanti che curano la preparazione del materiale didattico, la scelta di strategie, la continua verifica del lavoro svolto, il controllo sistematico delle competenze raggiunte, anche oltre l'orario di lavoro realmente retribuito. "Chiediamo quindi al ministro - concludono - una seria riflessione e una revisione del monte ore da destinare alle lingue straniere".


FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Nei prossimi giorni potrai firmare
per il referendum abrogativo.

APPROFONDISCI